FOCUS SULLA RASSEGNA "DIETRO L'ANGOLO", presso il Teatro del Cerchio dal 23 al 30 settembre
Lunedì 24 settembre, alle ore 21, sarà in scena la Compagnia delle Lucciole con "Emma". Ecco la nostra intervista flash!
Come e quando nasce la vostra compagnia teatrale? "La Compagnia delle Lucciole nasce nel 2014 da un’idea di Federica Cucco e Mariangela Diana. “Scrivere e fare teatro”. Questo è il nostro motto, questa è la nostra regola. Con il passare del tempo, studiando i classici, partecipando a diversi laboratori teatrali e avendo il privilegio di collaborare con artisti del panorama teatrale contemporaneo, abbiamo trovato il coraggio di fondare una Compagnia, fondare il nostro teatro e la nostra visione. Con una grande fame, sempre pronti ad imparare."
Di cosa tratta lo spettacolo che proporrete alla rassegna “Dietro l’Angolo”? "Emma" è uno spettacolo nato dall'unione di diversi monologhi teatrali portati in scena in alcuni teatri italiani. Racconta la vita di una donna di 27 anni in questa strana Italia, e affronta luoghi comuni sul mondo femminile, tabù, avventure amorose fortunate e non, andando così a creare un flusso di coscienza ironico che porta a riflettere sulla condizione della donna nella società moderna."
Sul piano rappresentativo come si comporrà lo spettacolo ? "In scena troviamo una serie di scatoloni con sopra delle scritte. Non sappiamo se Emma è appena arrivata o già pronta ad andarsene. Nella creazione di questo spettacolo abbiamo proprio seguito quest’idea di base: non sapere, non poter prevedere. Portando in scena questo spettacolo in numerosi teatri italiani ci siamo sempre fatti stupire dal pubblico, che ha reagito ogni volta in maniera diversa. Il copione, a livello drammaturgico, è stato scritto così, partendo da delle improvvisazioni a microfono che hanno poi portato alla costruzione dei monologhi che sentirete in scena."
“Caro pubblico, vi aspettiamo al Cerchio perché…” a voi concludere questo ideale invito da rivolgere agli spettatori parmigiani. "E’ facile: perché si ride e si riflette su noi stessi, si gioca e si ascolta, cosa sempre più rara al giorno d’oggi."
