(Pubblichiamo e diffondiamo la lettera aperta del comparto artistico Teatro delle Briciole.
La questione, aperta da un anno, non è ancora risolta)
Con l'arrivo della pandemia, i teatri sono stati i primi a chiudere, insieme alle scuole. Così è stato per il Teatro delle Briciole, che ancora non ha risolto il problema della sua direzione ed è tuttora gestito dal Cda della Fondazione Solares delle Arti.
Decine di collaboratrici e collaboratori artistici e tecnici del Teatro delle Briciole si sono ritrovati, da un giorno all'altro, senza reddito e senza prospettive di lavoro perché i loro contratti sono stati improvvisamente annullati o perché settimane di tournée previste sono state cancellate, così come rassegne e produzioni, anche applicando in maniera tendenziosa alcune clausole contrattuali.
Al Teatro delle Briciole, nessun progetto alternativo è stato avviato per integrare l'attività della didattica online durante la quarantena, nonostante le tante richieste da parte delle scuole e degli insegnanti, come invece è avvenuto per la maggior parte dei teatri.
Una grande opportunità è stata persa per mettersi al servizio della città di Parma in un momento di grande difficoltà, soprattutto per i più piccoli, verso i quali il Teatro delle Briciole ha rivolto da sempre gran parte della propria attività ed esperienza.
Nessun dialogo, nessuna consultazione è stata avviata, nessun tentativo di conciliazione o sostegno è stato intrapreso, nessuna solidarietà è arrivata dal Cda della Fondazione.
Eppure è anche grazie al nostro lavoro, al nostro impegno, alle nostre idee, se è stato possibile raggiungere quella qualità nelle proposte culturali sul territorio cittadino, regionale, nazionale e internazionale, che ha permesso, in questi anni, al Teatro delle Briciole e alla stessa Fondazione, di accedere a contributi pubblici di varia provenienza.
Proprio in questi giorni si parla di riapertura: la possibilità di riprendere l'attività culturale sembra ormai imminente.
Una possibilità che Parma, per il ruolo che riveste di capitale italiana della cultura in questo complesso 2020, non può mancare di sfruttare al meglio, in linea con l'eccellente servizio che ha sempre offerto alla propria cittadinanza.
Per i teatri della nostra città, e quindi anche per il Teatro delle Briciole, riprendere l'attività sarà possibile grazie all'arrivo di contributi pubblici: dal Comune di Parma, dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero dei Beni Culturali.
Come lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, vista la situazione pregressa in cui versa la Fondazione Solares delle Arti, non possiamo non chiederci che fine farà questa ingente iniezione di risorse e pensiamo che sia interesse di tutta la cittadinanza saperlo.
Queste le domande che sorgono spontanee in questo momento così decisivo per le sorti future del Teatro delle Briciole e di tutti i suoi collaboratori:
In che modo il Cda intende usare i fondi pubblici in arrivo?
Quali sono le azioni che la Fondazione intende intraprendere per riavviare l’attività del Teatro delle Briciole e per recuperare il rapporto con il suo pubblico ?
Quanta parte dei contributi intende usare per contrastare la perdita di occupazione dovuta alla sospensione o all'annullamento di di rassegne, di eventi e di produzioni?
Che tipo di sostegno concreto intende mettere in atto verso le lavoratrici e i lavoratori artistici e tecnici del Teatro delle Briciole, a fronte del completo abbandono in cui sono stati lasciati?
Chiediamo una risposta pubblica nell’interesse di tutta la cittadinanza.
Andrea Alfieri, Beatrice Baruffini, Daniele Bonaiuti, Andrea Bovaia, Giulia Canali, Yele Canali, Dario Compagnoni, Emanuela Dall'Aglio, Alessandra Francolini, Davide Giordano, Jessica Graiani, Serena Guardone, Stefano Iagulli, Andrea Lopez Nunes, Alessandro Maione, Simone Mastrocinque, Veronica Pastorino, Elisa Pol, Riccardo Reina, Chiara Renzi, Francesca Ruggerini, Massimo Scola, Agnese Scotti