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TEATRO DUE: UN DIALOGO TRA PASSATO E PRESENTE

“Essere seri senza per questo essere noiosi”. La nuova stagione teatrale di Fondazione Teatro Due vuole mantenere fede allo spirito espresso nelle parole del Direttore Paola Donati che, in corso alla presentazione svoltasi sabato 21 ottobre, di fronte a un pubblico già numeroso, ha, altresì, riconfermato l’identità del Due quale “Teatro d’Arte, sempre aperto alla cittadinanza, Teatro della Parola, necessaria e riparatrice, luogo in cui condividere, trasmettere ed ascoltare. Ascoltare anche il silenzio del prima e del dopo”.

Proprio per questo l’incontro a cui sono intervenuti l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra, e il Presidente di Fondazione Monteparma, Roberto Delsignore, non ha assunto i toni ufficiali di una conferenza ma ha conservato il fresco entusiasmo e la vivacità di un annuncio fatto in medias res, immediatamente seguito dall’introduzione dello scrittore e giornalista Lorenzo Pavolini al ciclo de “Le Interviste Impossibili”, una delle grandi novità del programma 2017-2018, e poi, in serata, dai primi due degli arguti e improbabili dialoghi in cartellone: quello tra Italo Calvino e l’Uomo di Neanderthal e quello tra Vittorio Sermonti e Giulio Cesari (in scena, rispettivamente, Paola De Crescenzo, Tommaso Ragno, Laura Cleri, Raffaele Esposito).

L’interrogazione sulla Storia, sui grandi temi universali, al cuore de “Le interviste impossibili”- ovverosia traduzione teatrale di un fortunato esperimento radiofonico che la RAI realizzò a metà degli anni ‘70, grazie alla partecipazione di molti dei più grandi intellettuali italiani del tempo (esponenti del Gruppo ’63, principalmente, come Eco e Manganelli, ma anche Sanguineti, Sermonti, Camilleri)- è filologicamente il punto di partenza da cui muove gran parte della programmazione del Due. Del resto, pur senza addentrarsi nel fitto dei titoli in stagione (che, va pur detto, vedrà 20 spettacoli, fra nuove produzioni, ospitalità, collaborazioni prestigiose, 24 delle sopracitate interviste, incontri e progetti di formazione) molto si è potuto comprendere del grande lavoro svolto e della direzione intrapresa, già dagli interventi iniziali.

“Ci stiamo impegnando per la candidatura di Parma a Capitale della Cultura 2020 e Teatro Due è un esempio eccellente di come la cultura possa essere offerta come un servizio indispensabile, come un mezzo di trasporto ideale per capire meglio qualcosa di noi, per recuperare un ritmo altro, un tempo altro che ci possa far riflettere” ha esordito Guerra, a cui hanno fatto eco le parole di soddisfazione pronunciate da Delsignore, sia per la qualità degli spettacoli che per le attività formative rivolte ai più giovani, confermando così la volontà di sostenere questa importante realtà cittadina e nazionale (come già fanno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e lo stesso Comune).

Donati ha, poi, ribadito il senso di coscienza che guida da sempre l’impegno di Fondazione Teatro Due (“E’ importante restare collegati al mondo, consapevoli che il mondo ci guarda e che siamo animali politici”) consegnando quindi la parola e la scena a Pavolini che ha brillantemente raccontato della genesi delle “Interviste”: “La formula radiofonica era adatta allo spirito di quel tempo, a quegli intellettuali che, insieme a straordinari attori, tra cui spiccava Carmelo Bene, riuscirono così argutamente a riflettere su passato e presente, divertendosi con la cultura, rovesciando continuamente la prospettiva, creando cortocircuiti ironici e trovando ognuno proprie forme drammaturgiche e registiche.”

Quello che era nato come “un gioco per ozi estivi” si rivelò un grande successo, finemente acuto e intelligente. Un successo che il pubblico del Due ha potuto, quindi, scoprire e apprezzare personalmente, assistendo al debutto teatrale dei dialoghi immaginari (ciclo di appuntamenti che continuerà nei weekend fino al 21 novembre): una sequenza viva, composta non più da sole voci ma anche da corpo, gestualità ed espressività, affidata all’estro e alla verve ironica di grandi attori e attrici, per poterci confrontare e rispecchiare, tra analogie e differenze, con illustri personaggi della Storia. Passato e contemporaneità dialogano a Teatro Due.

Per info e prenotazioni su tutto il programma: www.teatrodue.org

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