Stagione ragazzi

GRANDI E CATTIVI

(Comunicato stampa)

"Domenica 10 novembre al teatro Europa in Via Oradour 14, Parma, alle ore 16:30 prende il via la nuova stagione ragazzi con lo spettacolo Grandi e Cattivi, di e con Francesco Marchi e Chiara Rubes, ideazione luci di Lucia Manghi.

“Nella foresta del crescere si trova il fiore dell’identità”

In scena l’esperienza del complesso e delicato dialogo tra giovani e adulti. Questo è il “motivo” dell'opera del sodalizio artistico tra Marchi e Rubes. Quindi sì, grandi e cattivi. Ma chi? Grande è l’adulto, il genitore, l’educatore e la guida. Grande diventa il cucciolo, il bambino, il figlio e l’allievo. Cattivo diventa il grande quando perde sensibilità e controllo. Quando agisce senza coscienza: alza la voce, non ascolta ragioni o semplicemente dà regole dure da seguire. E così esce fuori l’orco che è in lui. L’urlo dell’orchessa, l’irruenza del gigante. La minaccia che si fa fame di giovane carne umana. Cattivo diventa il piccolo quando, crescendo, ha a che fare con le prime responsabilità, quando vedendo il suo corpo trasformato e sentendosi più forte, comincia a rivendicare una libertà senza regola né prezzo. Non è più disposto a rispettare il grande perché deve costruire la propria identità. Disubbidisce, ruba, racconta frottole, risponde male e si chiude in camera o scappa. Eppure nell’immaginario fiabesco il giovane, attraverso varie peripezie, consuma il suo ruolo di eroe, quindi di buono. Mentre gli antagonisti - orchi, orchesse, genitori, patrigni e matrigne - fungono da opposizione necessaria durante questa fase liminare, quindi da cattivo. La riflessione di Rubes e Marchi, concependo queste due facce come aspetti complementari di un’incomunicabilità fra generazioni, opera una ricomposizione degli schemi fiabeschi, mettendo in luce l’umanità dell’antagonista per stimolare un ampliamento della visione dell’altro, il diverso. Un invito ad aprire gli occhi su queste due umanità: ragazzi in crescita e adulti in difficoltà come guide, entrambi resi “cattivi” dal momento. È il teatro alla fine che può rivelarsi la sintesi di questo conflitto generazionale, in cui la profondità del problema viene anche addolcita con la risata e il divertimento.
Lo spettacolo è adatto a ragazzi e ragazze dai 7 ai 14 anni ma è prezioso per tout public.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 243377 

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