uno spettacolo di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Nicola Borghesi
scritto da Nicola Borghesi
regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi
una coproduzione Le Tre Corde - Compagnia Vetrano/Randisi e Kepler-452
Si dice che la frase “Grazie per la squisita prova” venisse usata con ironia dal geniale Leo De Berardinis quando la sua compagnia teatrale concludeva delle prove orribili. Nello spettacolo di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Nicola Borghesi, che porta quella frase nel titolo e che andrà in scena sabato 5 novembre alle ore 21.15 al Teatro di Ragazzola, avremo, invece, occasione di ammirare tre straordinari uomini di teatro: una coppia artistica storica, cuore pulsante di una tradizione teatrale antichissima e contemporanea, formata da Vetrano e Randisi, e un giovane talentuoso attore/regista, Nicola Borghesi. Si conoscono, si parlano, si vanno reciprocamente a vedere in scena. Tra loro scatta una strana, ineffabile scintilla, che ha a che fare con una forma di amore per il teatro che non sanno bene definire, ma che sentono comune. Le loro vite teatrali sono lontane anni luce, appartengono a mondi incomparabili, eppure hanno molte cose da dirsi. Ci sono, forse, molti misteri, che devono essere ascoltati e trasmessi. Un qualcosa di immutabile che, da sempre, porta sul palcoscenico chi ha deciso di dedicare ad esso la propria vita. Un dialogo incalzante fra i tre, una serie di interviste che danno vita a un lavoro teatrale carico di pathos e divertimento, con ricordi personali che si mescolano alle memorie teatrali, vivificandole. Uno scontro tra uomini di teatro, vecchia e nuova generazione, ma anche tra trentenni in un mondo complicato e in continua evoluzione e settantenni che, nel loro piccolo, hanno fatto le loro battaglie, le loro rivoluzioni, cambiando, per quanto hanno potuto, il sistema, cercando strade alternative, non uniformandosi, prendendo anche scelte difficili e radicali (come lasciare Palermo per l’Emilia a vent’anni). Come fosse una prova aperta, con il regista in scena che osserva i movimenti, Vetrano e Randisi hanno addosso abiti di altri loro memorabili piece e si portano sul palco come fossero anime sensibili, sentori di altri tempi, fantasmi che aleggiano e albeggiano in teatro, atmosfere impalpabili più che corpi. I loro ricordi personali si miscelano con le memorie degli spettacoli che hanno segnato la loro luminosa carriera, gli incontri pieni di emozione e gli occhi che gli brillano mentre ci fanno sprofondare nella dimensione di un tempo remoto e al tempo stesso concreto. E la discussione con Borghesi entra nel vivo come tra un deus ex machina e i suoi burattini che però, con le loro risposte, lo mettono in crisi con l’affabilità e l’amabilità di chi non vuole avere ragione a tutti i costi prendendolo, senza paternalismi, sotto la loro ala protettrice, rincuorandolo, senza falsi miti, cercando una soluzione al giusto pessimismo di un trentenne nel sistema teatro e nel mondo con le criticità di oggi.
Per info e prenotazioni: 339.5612798