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LENZ FONDAZIONE: "La vita è sogno", al centro della sezione estiva di Natura Dèi Teatri"

Una sezione estiva per rilanciare e “raddoppiare” l’edizione #25 del Festival Natura Dèi Teatri, che era stata sospesa nell’autunno scorso per via dell’aggravarsi dell’emergenza sanitaria. Dal 5 al 26 giugno Lenz Fondazione, sotto la preziosa guida dei Direttori Artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, presenterà al pubblico un ciclo di serate speciali che comporranno la prima parte della storica rassegna, cui seguirà il calendario di appuntamenti dei mesi di ottobre e novembre.

Al centro della programmazione estiva sarà la creazione site specific La vita è sogno che andrà in scena dal 19 al 25 giugno (pausa il 21 giugno), alle 21, nel perimetro esterno dell’Abbazia di Valserena (PR), già sede dal 2007 del CSAC – Centro studi e archivio della comunicazione dell’Università di Parma, e che concluderà l’imponente progetto quadriennale dedicato alle opere di Calderón de La Barca, Il Passato imminente, sviluppato nell’ambito di Parma Capitale Italiana della Cultura 2021. “Un altro importante segno di ripresa e rinascita della vita culturale, che arriva da un centro prestigioso della ricerca teatrale in Italia” come ha sottolineato l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Mauro Felicori, nel video intervento trasmesso alla conferenza stampa di ieri dedicata alla presentazione del programma estivo targato Lenz.

Il suggestivo allestimento esterno de La vita è sogno sarà, inoltre, idealmente incorniciato da due momenti rituali, uno inaugurale e uno conclusivo, che porteranno a Lenz Teatro in via Pasubio a Parma, due protagoniste d’eccezione: sabato 5 giugno alle 21, la poetessa Mariangela Gualtieri presenterà il rito sonoro Il quotidiano innamoramento, mentre sabato 26 giugno alle 21, l’ultima serata della sezione estiva vedrà ospite l’artista Stefania ?Alos Pedretti con la performance The Chaos Awakening Ritual ideata ad hoc per Natura Dèi Teatri. “È un grande onore accompagnare la realizzazione di un’opera come quella di Lenz” ha proseguito in conferenza, sempre con messaggio video, Francesca Velani, Coordinatrice del piano operativo di Parma 2020+21 “La vita è sogno è un momento di affermazione della forza della cultura, e si integra perfettamente, così come tutto il lavoro di Lenz, con gli assi portanti del programma di Parma Capitale della Cultura, sia per la produzione artistica, sia per l’attenzione alla penetrazione culturale dentro le fragilità, i margini e le difficoltà della vita”.

L’eccezionalità artistica dell’evento a Valserena, che vedrà impegnati scenicamente, oltre a tecnici ed organizzatori, un ensemble di ben 11 interpreti, tra attori sensibili e performer, più 3 cantanti (una soprano, una contralto e un tenore), è stata messa in luce anche dalle parole di Fabrizio Storti, Prorettore per la Terza Missione dell’Università di Parma che ha sottolineato la dimensione internazionale del luogo deputato all’allestimento, e così dall’Assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra che ha dichiarato: “sono sempre colpito dall’attualità di Lenz, un’attualità intesa nel senso etimologico, cioè nel porre in atto qualcosa con grande precisione, puntualità e tempestività. Non solo, è motivo di orgoglio e di festa per tutta la città che l’opera di Lenz sia stata invitata a Venezia alla Biennale Teatro 2021. In tutti questi anni, e anche in questo programma estivo del Festival, Lenz ci ha aiutato a produrre pensiero intorno alle forme del teatro, ci ha invitato a riflettere su parole fondamentali come inclusione e accessibilità; trovo che sia ancora più significativo che il progetto Passato imminente si chiuda all’Abbazia di Valserena, un luogo che tiene insieme medioevo e contemporaneo, lo spirito antico della poesia e l’avanguardia della ricerca, dunque i percorsi salienti di Lenz. La creazione La vita è sogno permetterà anche di farci sentire lo straordinario patrimonio dello CSAC, presente in quel luogo, in un modo inusuale”. Soddisfazione, fiducia e orgoglio manifestati anche da Pietro Pellegrini, Direttore DAI SM-DP Ausl Parma, che ha reso anche un commosso omaggio a Rocco Caccavari, presidente onorario di Lenz Fondazione recentemente scomparso, e da Luca Trentadue, consigliere di Fondazione Monteparma.

Dopo questa prima sezione estiva, il Festival riprenderà in autunno concentrandosi sull’elaborazione scenica, visuale, musicale, e coreografica del concetto di Sforzo declinato al femminile, “per evidenziare la potenza espressiva e la densità estetica delle donne nel panorama artistico contemporaneo”. A conclusione di conferenza, sono stati proprio gli interventi dei Direttori Artistici di Lenz a ribadire la necessità di realizzare un’edizione all women “come adesione al presente” ha rimarcato Pititto “come dimostrazione di una costante attenzione al cambiamento, per procedere verso un futuro foriero di molteplici sguardi. Differenza e complessità sono la forma stessa del nostro lavoro”. Una ripartenza che denota tanta forza, fierezza, tenacia, resistenza, come ha aggiunto in chiusura Maestri: “essere qui oggi e poter parlare di ciò che stiamo realizzando significa crederci, riprenderci la nostra missione primaria, quella del sovvertimento, da cui irradiano tutte le altre. La visione estetica di Valserena corrisponde giusto a questo: lavoriamo sul perimetro, sul confine, sul margine del tempo, nell’ora che va dal tramonto alla notte, e su quella idea di corpo, anche ferito, malato, fragile che non dobbiamo però mai dimenticare”.

Per info e prenotazioni: 0521 270141, info@lenzfondazione.it

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