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NATURA DÈI TEATRI 2024 - XXVIII EDIZIONE

(Dal comunicato stampa)

La ventottesima edizione di Natura Dèi Teatri, il Festival curato da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, che dal 1996 continua a intessere relazioni tra realtà artistiche del contemporaneo nazionali ed internazionali, torna – da settembre a dicembre 2024 - per esplorare nuove utopie tramite i linguaggi artistici trans-genere del contemporaneo.

 “IL CERCHIO ATTORNO potrebbe essere il titolo di questa edizione di Natura Dèi Teatri, come il giardino di cui parla James Hillman pieno di metafore del nostro Io e del Sé, le stagioni che lo mutano – come la nostra anima, la nostra psiche - e con il linguaggio della Natura, un Haiku che si ripete, ci modifica nel profondo, come quando diciamo “sento il cambio di stagione” nella pelle, nei pensieri, nella vita. E il giardino tutto comprende, nel continuo mutare ci comprende. Il giardino è il nostro cerchio attorno, siamo Natura dentro la Natura con i nostri miti e i nostri dèi, le nostre apocalissi, dentro i nostri teatri che sono poi i giardini che fanno vivere questa nostra festa d’autunno“, commentano i direttori Artistici Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Primo evento sarà la ripresa, dal 18 al 20 settembre alle ore 21 a Lenz Teatro, di OVER GINA PANE_4 AZIONI SENTIMENTALI, iconostasi performativa dedicata da Maria Federica Maestri a Gina Pane, artista italo-francese di rara sensibilità e forza comunicativa, esponente di primo piano e figura estrema della performance art negli anni Sessanta. Nelle creazioni di Maria Federica Maestri, con rifrazioni visive di Francesco Pititto,la bellezza amara e dura inseguita dall’artista prende la forma perturbante delle performer e co-creatrici delle singole azioni Monica Barone, Carlotta Spaggiari, Valentina Barbarini, Tiziana Cappella, corpi solitari in ferita, incarnazioni contemporanee dei martirii subiti rispettivamente delle sante Apollonia, Dinfna, Agata e Maria Egiziaca. In stretta concatenazione poetica e formale con la radicalità di Gina Pane, questa iconostasi si fà rispecchiamento affettivo ed estetico delle azioni estreme dell’artista della ferita, ‘senza cullarci nel suo ricordo, ma cercando di rinascere nelle gocce ossidate delle sue orme sanguinanti’ spiega Maria Federica Maestri, mentre la restituzione della critica d’arte Sara Benaglia si sofferma sulla durevolezza dell’incisività emotiva dell’opera ‘Le interpretazioni ci hanno fatto tremare, sospendendo il tempo delle nostre vite, per rapirci in una dimensione estatica che si dilata nel tempo. (…). La perforazione dell’io non ha punti di sospensione e ancora oggi sentiamo il suo eco raggiungerci’.

Il Festival porterà in scena tre delle quattro declinazioni re-edit della performance HAIKU (creazione di Lenz del 2002) incentrata sulla drammatizzazione di versi brevi dedicati alla sacralità del vivente animale e vegetale secondo l’omonima formula poetica giapponese, dei quali la critica teatrale Maria Dolores Pesce scrive: “Haiku è un nuovo capitolo del libro che da tempo Maria Federica Maestri e Francesco Pititto compongono con rara sensibilità, con empatica percezione che va oltre l'ordinario per rendere appunto ordinario lo 'straordinario', maghi ed insieme alchimisti di un teatro che mescola con potenza parola poetica, narrazione mitica e, da loro quasi scaturite, immagini icastiche ed illuminanti della realtà.Ed il loro paradosso in fondo è proprio quello di scovare la sincerità deformando il finto realismo, il desueto verismo, nella realtà profonda dell'immaginazione, psicologica e metafisica.”

Con l’interpretazione di Sandra Soncini e l’ambiente sonoro di Andrea Azzali, il 22 settembre alle ore 18 HAIKU_DOVE PRIMA ERA BOSCO andrà in scena là dove debuttò l’opera prima nel 2002: alla Riserva Naturale Lipu di Torrile Trecasali, come evento organizzato in collaborazione con LIPU, mentre HAIKU_DOVE PRIMA ERA ARIA si svolgerà il 26 e il 27 settembre alle ore 17 e 19 presso il Chiostro dei Paolotti, nel programma di Insolito Festival 2024 e in collaborazione con l’Associazione Micro Macro, infine dal 14 al 16 novembre alle ore 21 in luogo da definire verrà presentata in prima nazionale HAIKU_DOVE PRIMA ERA ROCCIA.

In HAIKU_DOVE PRIMA ERA, creazioni di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto in omaggio a Pier Luigi Bacchini, autore amatissimo a cui Lenz ha dedicato dal 1996 al 2015 numerose e vibranti letture sceniche, scorrono in un ‘galoppo ‘sistolico’ diverse liriche del poeta parmigiano e versi scelti da Thomas Stearns Eliot, Emily Dickinson, Ezra Pound, Giovanni Pascoli, Ingeborg Bachmann, William Butler Yeats, Giovanni Pascoli, Friedrich Hölderlin, Rainer Maria Rilke.

A ottobre giungerà al culmine la riflessione estetica quadriennale di Lenz sulle letterature del sacro con il debutto nazionale della quarta e ultima fase del progetto Sacre Scritture. Dopo La Creazione (2021), Numeri (2022) e Apocalisse (2023) debutterà il 23 ottobre con repliche il 24-25-26-29-30-31 la creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto APOCALISSI GNOSTICHE che vede impegnati in scena il grande poeta e performer Marcello Sambati, che ritorna a Lenz dopo l’interpretazione di Numeri nel 2022, insieme a Sandra Soncini, C.L. Grugher, Carlotta Spaggiari, Tiziana Cappella. L’opera darà corpo a un tesoro testuale di recente (1945) e casuale ritrovamento, costruito con sequenze narrative oscure e lampeggianti e denso di immagini paradossali, criptiche, radicali e brucianti. Con questa nuova creazione Lenz installerà la propria gnosi sul linguaggio delle immagini e dei simboli che appartengono ai sogni, piuttosto che ai concetti delle scienze, e che si rivelano solo a chi ha la “punta fine dell’anima”, come Maria Maddalena, la prima degli Apostoli. Scrive Francesco Pititto nella sua introduzione all’opera: “Si pensi a come potrebbero mutare le sorti del mondo attuale se “gli esseri umani completi” attraverso l’immaginario collettivo, l’inconscio collettivo che rende l’io uguale al noi, lo stesso identico gesto originario, potessero rendere reale un’esistenza sempre sognata, un altro essere umano ancora più completo dentro una Natura da sempre completa. (..) Il teatro rigenera lo stato delle cose e del mondo, avverte e formula profezie sui destini di ognuno, come sentinelle che scrutano l’orizzonte per nuove apocalissi, per nuove immagini da immaginare e rendere reali.”

Sabato 26 ottobre dopo la performance la presentazione di APOCALISSI INCOATIVE, opera artistica di Orsola Rignani, ricercatrice dell’Università di Parma di Storia della Filosofia, nell'orizzonte contemporaneo della prospettiva Posthuman. Al termine di una residenza-laboratorio, il 15 e 16 novembre alle ore 19 andrà in scena a Lenz Teatro IBRIDARE di Giulia Odetto, ultima azione del progetto BESTIARIO | Femminile Animale.Giulia Odetto, attrice e regista che all’interno del Collettivo EFFE studia l’interazione tra performance, suoni, video e design, porterà a Lenz Teatro uno studio sull’ibridazione del corpo nel tentativo di superare il dualismo corpo-macchina, per ridefinire i confini del corpo umano, contemplarne di nuovi e più ampi.

Come saranno, se saranno, in futuro i nostri corpi? Cosa succede se re-immaginiamo il corpo per scoprirlo altro da ciò che era? In un processo di avvicinamento e scoperta, Giulia Odetto esplora in IBRIDARE le possibilità di simbiosi e collaborazione creativa del corpo con elementi altri. 

Il 16 novembre si svolgerà alle ore 17 anche l’incontro Bestiario_Femminile Animale: Silvia Mei - Donne, teatro e storiografia, in cui verràpresentato l’annale 32/2024 di Culture Teatrali, volume contenente il saggio di Maria Federica Maestri intitolato Dorsali e curato da Silvia Mei, docente di Storia del Teatro, della Musica e del Teatro dell’Università di Foggia, dove coordina anche ilCUTAM (Centro Universitario per la diffusione della cultura e della pratica teatrale, artistica e musicale). L’incontro sarà anche l’occasione per riflettere sul progetto di Lenz che per tre anni, dal 2022 al 2024, ha creato PARENTELE, intese come riconoscimento di affinità e differenze, invitando a co-produrre residenze, laboratori e seminari transdisciplinari sui temi connessi all’ecofemminismo, le artiste e i collettivi Annamaria Ajmone, Stefania ?Alos Pedretti, Gloria Dorliguzzo, Muna Mussie, Monica Barone, Valentina Barbarini, Lucia Perego, Jan Voxel Digital Art, Lorenza Guerrini e infine Giulia Odetto.

Il 20 novembre nell’ambito della Rassegna dell’Università di Parma "Cosa dicono oggi gli antropologi", andrà in scena a Lenz Teatro alle ore 20.30 la performance di Bassam Abou Diab UNDER THE FLESH. Di fronte alla violenza e alle guerre che ricorsivamente straziano il Medio Oriente e portano alle migrazioni in Europa,  il coreografo libanese crede nell'importanza di condividere l'aspetto umano di queste situazioni, soprattutto con un pubblico europeo, e stabilisce l'arte come territorio di libertà, in cui esplorare intimamente i gesti dei corpi in guerra - oppressione, fuga, nausea -; ascoltando la musica interiore che "si muove sotto la carne, ti fa cadere, rotolare, nascondere il viso a terra e poi ti salva quando ti rialzi". Danza e musica collaborano in questa performance, con umanità e a tratti anche con umorismo, a un'idea di resistenza, di possibile resurrezione. Lo spettacolo vede in scena Bassam Abou Diab e il musicista Samah Boulmona e sarà seguito da un dibattito condotto dalle promotrici della Rassegna.

Il 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Lenz allestirà presso i propri spazi CRINE,opera performativa, visuale e musicale di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto realizzata in coproduzione con ParmaFrontiere, interpretata dalla straordinaria performer sensibile Carlotta Spaggiari, accompagnata dall’esecuzione live al contrabbasso del compositore, contrabbassista, direttore d'orchestra Roberto Bonati. Ispirata all’Adelchi di Alessandro Manzoni, CRINE mette in scena il suicidiodi Ermengarda come estrema sottrazione dal dolore indotto dalla violenza patriarcale.

Con questa creazione si sostanzia la ricerca pluriennale di Lenz di un “verbo” pedagogico che renda le persone neurodivergenti in grado di esprimere attraverso le stimolazioni drammaturgico-sensoriali le emozioni silenziate, ribaltando la prospettiva convenzionale: gli apparenti limiti cognitivi e comportamentali, non più sintomi di un deficit patologico, divengono elementi da elaborare e tradurre in linguaggio estetico contemporaneo, attraverso il confronto e l’agone - anche fisico e vocale - con i classici.

L’ultima parte dell’anno sarà dedicata a Lenz di Lenz, il progetto di studio delle opere di Jakob Michael Reinhold Lenz, drammaturgo tedesco vissuto alla fine del Settecento e figura ispiratrice nel 1985 della nascita della formazione artistica Lenz Rifrazioni (oggi Fondazione), attraverso due esiti performativi elaborati nel contesto di Pratiche di Teatro Sociale, i percorsi laboratoriali per persone con fragilità psichiche afferenti ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma. Il 5 dicembre andrà in scena HAMLET FRAGMENTA, esito del Progetto RO.CA. progetto laboratoriale dedicato alla figura ispiratrice di Rocco Caccavari, rivolto ai gruppi di automutuoaiuto come parte della formazione continua rivolta alle innovative figure ESP (Espertə di Supporto tra Pari), mentre l’11 dicembre sarà la volta di SHAKESPEARS GEIST, esito del Lab Kids per le e gli utenti della Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente. I percorsi realizzati con AUSL sono supervisionati dalla Direttrice Scientifica di Lenz Maina Antonioni e condotti da Alessandro Conti, Monica Barone, Valentina Barbarini.

Nell’ultimo decennio il lavoro di Lenz Fondazione è sostenuto, fra gli altri, dal Gruppo Chiesi, la cui Head of Shared Value & Sustainability Cecilia Plicco commenta “Nel caso di Fondazione Lenz, le arti performative, oltre a rappresentare una ricchezza culturale per il nostro territorio, assumono una valenza sociale. Lenz è una realtà unica: il linguaggio artistico diventa uno strumento di formazione, di dialogo e di inclusione delle categorie più fragili, con persone disabili, soggetti con problemi di dipendenza o ex detenuti che, attraverso il dialogo e il confronto con professionisti, hanno la possibilità di diventare attori ‘sensibili’. Per il Gruppo Chiesi, sostenere la Fondazione Lenz significa sposare un modello di intervento che unisce cultura e sociale e avere un impatto concreto”.

Proiettato verso le nuove frontiere dell’immersione, dell’ipermedialità, della narratività non lineare, Lenz prosegue nel programma NDT il proprio calendario di drammaturgie diffuse, aprendo allo streaming online sul sito www.lenzfondazione.it alcune creazioni d’archivio selezionate in occasione di Giornate Mondiali di sensibilizzazione su temi eco-socio-politici fondamentali  della contemporaneità e attinenti alla poetica di Lenz: LA CREAZIONE nella Giornata Mondiale degli Animali (4 ottobre), HAMLET AL TEATRO FARNESE nella Giornata Mondiale della Salute Mentale (10 ottobre) e ALTRO STATO nella Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità (3 dicembre).

Il festival NDT, infine, concretizza collaborazioni su più livelli con realtà culturali attive sul territorio, tra cui l’Associazione Micro Macro | Insolito Festival, per cui Lenz Teatro ospiterà il 28 settembre LE BACCANTI_FARE SCHIFO CON GLORIA di Giulio Santolini.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 270141

 

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