(Dal comunicato stampa)
ispirato all’Otello di Giuseppe Verdi
Ideazione Mario Fontanini e Andreina Garella
Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
Musiche di scena a cura di Ailem Carvajal
Uomini e donne, cittadini e cittadine, di tutte le età e provenienti da varie parti del mondo, porteranno in scena un argomento tanto delicato e urgente come la violenza di genere, nella nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde “Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio” ispirata all’Otello di Giuseppe Verdi, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato 19 e domenica 20 ottobre, dalle ore 15.30 alle 19, alla Galleria San Ludovico (prenotazione obbligatoria dei biglietti sul sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro Antiviolenza di Parma, Maschile Plurale, Maschi che s’immischiano, AUSL di Parma, Università di Parma.
Un tema dolorosamente attuale ma non nuovo nel percorso artistico di Festina Lente Teatro e Vagamonde, trattato in molti progetti e spettacoli, prima di arrivare a questa creazione. Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio vuole contrastare gli stereotipi di genere, per una nuova possibile convivenza tra uomini e donne, in cui l’amore non venga concepito come conferma della propria identità o possesso o in cui, addirittura, il gesto violento si sostituisca alla parola e diventi l’unica forma espressiva, sottolineando pratiche di umiliazione, prevaricazione, abuso e molestie.
L’Otello di Giuseppe Verdi è stato stimolo d’ispirazione del percorso di ricerca. Un’opera che parla di misoginia, di violenza, di negazione della libertà, di controllo, di razzismo, in cui Otello, archetipo dell’uomo geloso, uccide la moglie Desdemona perché convinto del suo tradimento.
«Abbiamo provato a sciogliere l’equivoco fra amore e odio, rabbia e tenerezza e il dominio che un sesso “impone” all’altro - scrive la regista Andreina Garella - abbiamo cercato insieme nuove consapevolezze, immaginando una società capace di prendersi le proprie responsabilità con donne capaci di affermare la propria libertà e con uomini capaci di rispettarla. Il teatro è diventato anche un mezzo per comprendere meglio un tema così complesso».
Festina Lente Teatro e Vagamonde, presenze ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi del viaggio, della migrazione, dell’accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie dal Nabucco, 2019, Io non ho posto, 2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d’accento, 2022, Ha ruote e piedi l’aria, 2023). Un sodalizio fra competenze diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni, pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie teatrali che agiscano in un’ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere nuovi pubblici e più cittadini possibili. Un percorso teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti, richiedenti asilo e native che le ha rese promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all’idea di un Teatro Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed esperienze in progetti comuni.
Prenotazioni su www.teatroregioparma.it
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.