RICCARDO 3 - L'AVVERSARIO

di Francesco Niccolini

molto liberamente ispirato al Riccardo III di William Shakespeare e ai crimini di Jean-Claude Romand

regia Enzo Vetrano, Stefano Randisi

con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella

produzione Arca Azzurra Produzioni, ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione

"Il Teatro Arena del Sole di Roccabianca ospita, sabato 12 febbraio alle ore 21,15, lo spettacolo Riccardo 3 – L’avversario, molto liberamente ispirato al Riccardo III di William Shakespeare e ai crimini di Jean-Claude Romand, nella straordinaria interpretazione di Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella, testo di Francesco Niccolini. Una rilettura in chiave contemporanea del grande classico di Shakespeare: Riccardo, oggi demone recluso e indomito, viene qui sottratto al medioevo inglese e diventa abitante del presente, dando vita a una messa in scena che non sarà una pura variazione sul tema ma qualcosa di “meno rassicurante”. Uno spettacolo teatralmente ammaliante, e prodigioso per la qualità interpretativa dei tre attori protagonisti, la cui ambientazione non è quella di un sala da palazzo reale quattrocentesca, ma sul palcoscenico è tutto bianco e verde acido, pareti che ricordano molto da vicino la stanza di un ospedale: un letto, una sedia a rotelle, un grande specchio. Forse ci troviamo all’interno di un ospedale psichiatrico o un manicomio criminale. Chi sono i tre uomini che si alternano in modo schizofrenico tra tutti i ruoli della storia? In scena Enzo Vetrano nel ruolo di Riccardo, Stefano Randisi è Lady Anna, ma anche un sicario, Giorgio di Clarence, Buckingham, Edoardo e Richmond, e Giovanni Moschella è tutti gli altri personaggi: un altro sicario, Hastings, Elisabetta, il principino, Margherita, il sindaco di Londra, Stanley. Come nell’originale shakespeariano il male si ammanta del fascino più irresistibile, qui il gioco è rendere quel male invisibile, scambiabile per il bene e viceversa: nell’epoca delle false identità e dei travestimenti (digitali, analogici, teatrali o domestici che siano) il crimine – anche il più efferato – non è mai facile da riconoscere né da confessare. La corona passa da una testa a un’altra, la ghigliottina si abbatte feroce, le campane suonano a festa o a morto, mentre un corvo si aggira, come se quel luogo gli appartenesse. Il duca di Gloucester – il malvagio più malvagio, ma al tempo stesso più terribilmente simpatico mai creato dal genio umano – al momento del gran finale, giusto un istante prima della morte risorge dai suoi peccati e con il suo ultimo monologo visionario si congeda, accoglie la liberazione che gli giunge non dalla spada di Richmond ma dall’iniezione che gli viene somministrata.

Per info e prenotazioni: 339.5612798

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