11.03.2023

RITRATTO DI DORA M.

Data dell'evento: dal 11.03.2023 al 12.03.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

con

Ginestra Paladino

regia Francesco Frongia

produzione Teatro Filodrammatici di Milano, Fondazione Teatro Due
debutto nazionale con Campania Teatro Festival Italia

Dora Maar sarebbe stata apprezzata e ammirata se non fosse stata l?amante di Picasso? E le sue fotografie sarebbero passate alla storia? Sì, non c?è dubbio. Ma Dora Maar è stata vittima di un cliché: essere, secondo lo stesso Picasso, La donna che piange?. (Victoria Combalìa, catalogo della mostra Nonostante Picasso ? 2014 Palazzo Fortuny, Venezia)

Dora Maar ha attraversato tutto il ?900 (era nata a Parigi nel 1907 e a Parigi morirà 90 anni dopo nel 1997) e nella prima metà della sua vita è stata sempre vicina al cuore della Parigi artistica e culturale dell?epoca, in quel momento magico e irripetibile in cui la città era il centro del mondo. La sua carriera fotografica fu breve, ma intensa: si colloca fra il 1931 e il 1937, anno in cui, spinta da Picasso, abbandonò la fotografia per la pittura, dopo aver testimoniato con una serie di storici scatti la creazione di Guernica. In seguito, avrebbe riesumato e rielaborato vecchi negativi, conseguendo risultati estremamente interessanti. Questo passaggio dalla fotografia, un?arte che Dora padroneggiava con maestria, alla pittura, in cui non arriverà mai a superare una faticosa mediocrità, è uno dei momenti che delineano un percorso esistenziale segnato da brusche cesure e dolorosi cambi di rotta. Al momento dell?incontro con Pablo, Dora è una donna realizzata, dalla bellezza fiammeggiante. Picasso la vede per la prima volta in un ristorante mentre gioca con un affilato coltello e conserverà per tutta la vita il suo guanto di pizzo nero sporco di sangue, reliquia del loro colpo di fulmine. Dora era stata l?amante di Bataille, amica di Eluard, di Prévert, di Bunuel. Le sue foto testimoniavano la Parigi proletaria dell?epoca, erano foto poetiche e politiche nello stesso tempo che ritraevano gli abitanti della cosiddetta ?Zone?, una sorta di bidonville ai confini della città, o, a Barcellona, il popolo della Boqueria, il suo impegno politico coincideva con la sua appartenenza al gruppo dei surrealisti, di cui era un?esponente non secondaria. Cinque anni dopo, alla fine della sua relazione con Picasso, che la lascia per la più giovane Francoise Gilot, Dora è una donna spezzata, che si aggira nuda nell?androne di casa sua, in preda a una crisi psicotica. ?Tutti pensarono che mi sarei suicidata dopo che Picasso mi aveva lasciata, ma non lo feci per non dargli questa soddisfazione?. Fu soccorsa, curata e accudita da Jacques Lacan e da sua moglie Sylvia Bataille e trovò due strade per superare l?abbandono: la pittura e la religione. Dopo un breve periodo ?mondano? in compagnia di Marie Laure de Noailles, in cui frequentò Cocteau, Balthus, Lucien Freud, Alice Toklas, Dora Maar poco a poco si chiuse in un?esistenza fatta di meditazione, di preghiera e di solitudine, una clausura misteriosa che durò quasi cinquant?anni e in cui nessuno fu mai ammesso. Sono queste tre immagini di donna così lontane fra loro che ci hanno affascinato, incuriosito e appassionato. Dora Maar raggiante musa dei surrealisti, la donna che gioca coi coltelli, Dora Maar, la donna che piange nei ritratti di Picasso, annientata da un amore assoluto, Dora Maar la reclusa, la mistica piegata nel corpo dall?artrosi, ma sempre più raffinata nello spirito. Ginestra Paladino ha lanciato una provocazione che abbiamo raccolto con gioia, coinvolgendo per la scrittura del testo Fabrizio Sinisi, che ci è sembrato avere il tocco e il linguaggio perfetti per costruire questo trittico: tre facce, tre maschere, tre stazioni di un percorso esistenziale unico, lontani da qualsiasi tentazione di biopic, più vicini all?idea di una sorta di melologo in cui la musica di Carlo Boccadoro ? un musicista che ha l?esperienza teatrale e la versatilità per ?dipingere? questi ritratti musicali ? accompagna la voce di Dora, immersa nel flusso di immagini che creeremo per lei, attraverso le tre tappe della sua lunga vita"

Per info e prenotazioni: tel. 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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UNA EREDITÁ SENZA TESTAMENTO

Data dell'evento: 11.03.2023 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (replica domenica 12 marzo alle 16 e il 22 marzo alle 20.30)

(Dal comunicato stampa)

liberamente tratto da Al vento del Nord. Una donna nella lotta di Liberazione di Laura Seghettini

di e con Laura Cleri

produzione Fondazione Teatro Due 

In un?aula scolastica una maestra racconta la storia di una donna (Laura Seghettini. partigiana pontremolese, classe 1922), che all?età di vent?anni, nel 1944, decide di salire sui monti per andare a combattere con i partigiani entrando a far parte della 12ª Brigata Garibaldi, attiva sull?Appennino Tosco-Emiliano. La vita nell?accampamento, la fame, le azioni, la paura, la morte, in circostanze ancora da chiarire, del comandante Facio, suo compagno, le imprese di Laura, eletta vice commissario di brigata, vengono raccontate ad un gruppo ristretto di persone nel tempo condiviso di un piccolo rito quotidiano, creando fra chi narra e chi ascolta un?intima atmosfera confidenziale che restituisce vita e profondità ad una storia di amore e dignità. Dopo la fine della guerra la Seghettini ha ripreso la sua attività di maestra e ha sempre cercato di fare chiarezza e giustizia sul fatto di sangue che l?ha colpita. Ora la sua storia e quella di Facio grazie al suo libro e allo spettacolo di Laura Cleri è divenuta un?esemplare testimonianza dell?impegno politico di tante donne durante la Resistenza e della complessità di questo fenomeno storico.
Un?occasione unica e preziosa di penetrare in modo delicato ma intenso il Passato, la Storia, narrando di vicende personali che riguardano tutti noi, allora come oggi.

?.. da molto tempo ero alla ricerca di una storia da raccontare, e nella scelta è stato fondamentale aver conosciuto Laura Seghettini. Pur avendola frequentata in poche occasioni l?ho pensata ogni giorno per molti mesi, chiedendomi come avrei potuto raccontarla attraverso il teatro. Il racconto di quell?anno trascorso sui monti mi è sembrato nella sua imprevedibile quotidianità e concretezza straordinario, privo di retorica, disarmante..? Laura Cleri

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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L`AMICA GENIALE

Data dell'evento: 11.03.2023 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"«L'amica geniale», il ciclo di romanzi di Elena Ferrante edito da e/o, amato e tradotto in tutto il mondo, storia di un'amicizia tra due donne che si fa storia delle contraddizioni del nostro Paese, ha stimolato altre creazioni, altre idee, generate da esso ma autonome, in vari linguaggi: fumetto, teatro, tv. Sabato 11 marzo al Teatro al Parco di Parma la Stagione 2022/23 del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti dedica una serata speciale alla quadrilogia della Ferrante proponendo al pubblico due di queste "filiazioni originali? dell?opera romanzesca. Si inizia alle 19 con l?inaugurazione della mostra delle tavole originali di Mara Cerri, l'illustratrice che firmato con la drammaturga Chiara Lagani la versione a fumetti, edita da Coconino Press, del primo libro del ciclo di romanzi. Le autrici incontrano il pubblico, moderano Le Mis(s)conosciute, l'appuntamento è realizzato in collaborazione con Scintille Bookclub.

Il tempo di una pausa-aperitivo, e alle 21 va in scena «Storia di un'amicizia» di Fanny & Alexander, trasposizione teatrale della tetralogia, ideata da  Chiara Lagani e Luigi De Angelis, interpretata da Chiara Lagani e Fiorenza Menni, drammaturgia e costumi (collezione Midinette) Chiara Lagani, regia, light design, spazio scenico, progetto sonoro di Luigi De Angelis, sound design di Damiano Meacci Tempo Reale, video Sara Fgaier. Lo spettacolo si basa sulla storia dell?amicizia tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nei decenni nutrono il loro rapporto. Sullo sfondo la coralità di una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano ancora a delinearsi con nettezza. Il rapporto tra le biografie delle due donne e la Storia di un Paese travagliato dalle sue metamorfosi si intrecciano in un racconto che procede per squarci subitanei ed epifanie improvvise. Nel romanzo della Ferrante, Un?amicizia era il titolo del libro che raccontava, a posteriori, la vicenda del rapporto tra due donne; Storia di un?amicizia diviene qui, invece, il titolo del racconto, in forma di spettacolo, che Elena Greco (Chiara Lagani) compone a partire dalle vicende di una vita che la legano a Lina Cerullo (Fiorenza Menni), la sua amica geniale. Nella parte iniziale dello spettacolo, dedicato all?infanzia, le due amiche, bambine, gettano per reciproca sfida le loro bambole nelle profondità di uno scantinato nero. Quando vanno a cercarle, le bambole non ci sono più. Il racconto procede e segue le vicende di Lila e Lenù: il matrimonio di Lila e il suo nuovo cognome che la separa irreparabilmente da una intera fase della sua vita; e, infine, la maternità: una maternità parallela che riattiva il legame, mai interrotto, tra le due amiche"

Per info e prenotazioni: tel. 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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BREVI INTERVISTE CON UOMINI SCHIFOSI

Data dell'evento: 11.03.2023 alle ore 21:15

Arena del Sole di Roccabianca, ore 21.15

(Dal comunicato stampa)

di David Foster Wallace

regia e drammaturgia Daniel Veronese

con Lino Musella e Paolo Mazzarelli

produzione Teatro di Napoli ? Teatro Nazionale, Marche Teatro, TPE Teatro Piemonte Europa, FOG Triennale Milano Performing Arts, Carnezzeria

Arriva al Teatro Arena del Sole di Roccabianca uno degli spettacoli più attesi e significativi della stagione teatrale in corso, attualmente in tournée nei più importanti teatri italiani: sabato 11 marzo alle ore 21.15 ?Brevi interviste con uomini schifosi? di David Foster Wallace con Lino Musella e Paolo Mazzarelli, diretti dal drammaturgo e regista Daniel Veronese, maestro indiscusso del teatro argentino. Dando vita, con sguardo feroce e molto humor, a uno zibaldone di perversioni e meschinità, che ritraggono il maschio contemporaneo come un essere debole, che ricorre al cinismo se non alla violenza come principale modalità relazionale con l?altro sesso, l?ironia irresistibile di Wallace tratta la natura umana con una suprema abilità nel descrivere il quotidiano; il suo è uno humor talmente intriso di drammaticità da rasentare il sadismo. Attraverso una rosa di racconti tratti dalle Brevi interviste con uomini schifosi, Veronese traccia una propria linea drammaturgica che racconta di uomini incapaci di avere relazioni armoniche con le donne, e ci invita a osservarli da vicino. C?è l?uomo che insulta la moglie che lo sta lasciando, la disprezza e la deride, come una cosetta incapace di vivere senza lui accanto a sostenerla; c?è l?uomo che vanta la propria infallibilità nel riconoscere la donna che ci sta senza fare storie; c?è quello che usa una propria deformazione per portarsi a letto quante più donne gli riesce; quello che rimorchia in aeroporto una giovane in lacrime perché appena abbandonata dall?amato: una galleria impietosa di mostri. Daniel Veronese traspone queste voci, scritte da Wallace in forma di monologo al maschile, in dialoghi tra un uomo e una donna. In scena però chiama a interpretarli due uomini, che si alternano nei ruoli maschile e femminile, in una dialettica che mette in luce tutte le fragilità, le gelosie, il desiderio di possesso, la violenza, il cinismo insiti nei rapporti affettivi. Il risultato è comico e disturbante ad un tempo"

Per info e prenotazioni: tel. 339.5612798

Luogo: Arena del Sole di Roccabianca
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