Marzo 2025
CAPITAN CORAGGIO E MADAMA PAURA
Data dell'evento: 02.03.2025 alle ore 17:00
Teatro del Cerchio, ore 17
(Dal comunicato stampa)
progetto e regia di Mario Mascitelli | Con Dafne Tinti e Giorgia Calandrini
Assistente alla regia Maria Francesca Arbues | Coproduzione Teatro del Cerchio e Catalyst Teatro
È previsto per domenica 2 marzo alle ore 17 al Teatro del Cerchio, il debutto dell?ultima creazione per bambini di Mario Mascitelli: Capitan Coraggio e Madama Paura un lavoro ideato, scritto e diretto dal direttore artistico del TdC, che vede in scena due talentuose attrici della compagnia toscana Catalyst, in coproduzione. Catalyst è una impresa culturale di produzione e di progetto fondata nel 1996 e con una vocazione alla nuova drammaturgia e alla contaminazione dei linguaggi. Attiva a Firenze dal 1997 affianca l'attività di produzione nel campo del teatro di innovazione e per le nuove generazioni, finanziato dal Mibact, al progetto di residenza artistica e culturale sostenuto dalla Regione Toscana presso il Teatro Corsini di Barberino di Mugello.
Lo spettacolo è nato dalla riflessione che non esiste coraggio senza paura e non esiste bambino che non abbia bisogno di entrambi; da qui è partita la ricerca di regista e attrici attraverso esperienze personali e interviste fatte ai destinatari finali di questo spettacolo: i bambini. Nel mondo onirico del protagonista, di nome Alberto, si sfidano Capitan Coraggio e Madama Paura. La loro è come l?eterna lotta tra il bene e il male ma con la consapevolezza che le loro sfide siano necessarie al processo di crescita del bambino. I due personaggi misureranno la loro importanza attraverso le esperienze più significative vissute fino a quel momento dal protagonista. Come quella volta che Alberto si è perso al supermercato o come quando riceve il divieto di fare il bagno dopo mangiato. La notte scorre e sta arrivando l?ora della sveglia ma non importa: l?appuntamento è per la notte dopo perché non può esistere il coraggio senza la paura.
Dalle note di regia: ?La ricerca sul tema della paura, credo sia una delle più necessarie quando si parla di teatro per l?infanzia. Partendo dai classici dei F.lli Grimm fino ad arrivare all?editoria contemporanea, l?idea della ?paura? intesa come ostacolo da affrontare e comune a tutti (bambini e non) è sempre presente in quel teatro per l?infanzia che abbia il desiderio di investigare e interrogarsi sull?argomento. Uno spettacolo partito dalle riflessioni dei bambini e restituite dal corpo delle attrici/adulte come trasposizione dell?inconscio che fa paura ma di cui non possiamo fare a meno?.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
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IL MINISTERO DELLA SOLITUDINE
Data dell'evento: dal 04.03.2025 al 05.03.2025 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30
(Dal comunicato stampa)
uno spettacolo di lacasadargilla
parole di Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano
drammaturgia del testo Fabrizio Sinisi
con Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano
regia Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Teatro Metastasio di Prato, La Fabbrica dell?Attore ? Teatro Vascello
in collaborazione con lacasadargilla
È ispirato a una notizia vera lo spettacolo che la compagnia Lacasadargilla porta in scena a Teatro Due il 4 e 5 marzo alle ore 20.30. Il ministero della solitudine, diretto da Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni, racconta cinque vicende per cinque attori (Caterina Carpio, Tania Garribba, Emiliano Masala, Giulia Mazzarino, Francesco Villano), che vanno a comporre una rappresentazione strutturata per flash, incontri, incidenti e fatta di partiture fisiche all?orlo di una danza. Di chi si dovrebbe occupare un Ministero della Solitudine? E il suo fine sarebbe davvero quello di cancellare quella condizione esistenziale? Scritto dal drammaturgo Fabrizio Sinisi, lo spettacolo nasce da una notizia di cronaca politica internazionale. Nel gennaio 2018 la Gran Bretagna nominò ufficialmente un ministro della Solitudine, il primo al mondo, per far fronte ai disagi che questa può provocare a livello emotivo, fisico e sociale. L?anno successivo venne inaugurato il relativo Ministero, ?istituzione dalla natura politicamente ambigua e dalle finalità incerte?. Una storia che indaga la solitudine innanzitutto come incapacità, come difficoltà del desiderio ? oggetto non controllabile per definizione ? a trovare una corrispondenza, avendo in sé una speranza troppo alta, spericolata o eccessiva, per potersi mai realizzare. O ancora quella solitudine in cui si sprofonda perché ciò che è successo è irrecuperabile, e non interessa a nessuno.
«Mantenendone ferma la natura leggera incidentale ? scrive la compagnia ? come nell?improvviso rendersi conto che la propria vita è racchiusa in un acquario, abbiamo immaginato una struttura articolata attorno a cinque vicende, cinque storie di solitudine. Dell?Istituzione Ministero viene definita la natura politica ambigua e tragicamente comica. È un luogo dove la liberazione del desiderio può attutire l?isolamento? Come si classifica una persona sola? C?è un sussidio di solitudine? In cosa consiste e chi ne ha diritto? Con cosa bisogna coincidere per essere definiti soli e dunque appartenere a una categoria riconosciuta? È lo scandalo della solitudine. È l?affollamento degli assenti nelle nostre vite, siano essi vivi, deceduti, spettri o tutta la moltitudine degli incontri mancati. Solitudine tutta contemporanea, di un?allegrezza insidiosa e irragionevolmente lieve. Solitudine come atlante di ricordi, catalogo di gesti, per percorrere il mondo e trattenere qualcosa di un noi; solitudine incarnata in alcuni oggetti, quasi dei kit di sopravvivenza:?uno scatolone con tutta la vita dentro, un barattolo di miele fatto in casa, una pianta di plastica verde acceso, un set da picnic pronto all?uso, come se fossero sacche di storie, utensili eccessivi e numinosi per un?esistenza fuori dal normale».
Informazioni e biglietteria: biglietteria@teatrodue.org
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LA MERDA
Data dell'evento: 08.03.2025 alle ore 21:00
Teatro al Parco, ore 21
di Cristian Ceresoli
con Silvia Gallerano
Dopo aver vinto il Fringe di Edimburgo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall?Europa al Brasile, dall?Australia al Nord America) dopo circa 600 repliche e a distanza di oltre 11 anni dal suo debutto nel 2012, La Merda celebra il decimo anniversario del suo live tour.
Lo ?straordinario, brutale, disturbante e umano? (The Times) testo sulla condizione umana di Cristian Ceresoli vanta l?interpretazione ?straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso?(The Guardian) di Silvia Gallerano, la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence.
La Merda, un fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock, si manifesta come un poetico stream of consciousness dove si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una ?giovane? donna ?brutta? che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.
Per info e prenotazioni: 0521 992044
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L`AVVENTURIERO
Data dell'evento: dal 12.03.2025 al 30.03.2025 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (in replica fino al 30 marzo)
(Dal comunicato stampa)
di Aphra Behn
nuova traduzione di Luca Scarlini
con Massimiliano Aceti, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Luca Cicolella, Laura Cleri, Rosario D?Aniello, Irene Paloma Jona, Davide Gagliardini, Viviana Giustino, Stefano Guerrieri, Francesco Lanfranchi, Lucia Lavia, Nicola Lorusso, Luca Nucera, Salvo Pappalardo, Giovanna Chiara Pasini, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi
regia Giacomo Giuntini
Debuttaa Teatro Due il 12 marzo alle ore 20.30 L?avventuriero di Aphra Behn, prima autrice professionista della letteratura inglese.
Il testo in cui esplodono gioiosamente i temi centrali della poetica di questa autrice del Seicento, libera e audace, pioniera e regina della letteratura anglosassone, è messo in scena da Giacomo Giuntini nella nuova traduzione di Luca Scarlini, nuova produzione di Fondazione Teatro Due (con repliche fino al 30 marzo).
Un nutrito cast composto daMassimiliano Aceti, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Luca Cicolella, Laura Cleri, Rosario D?Aniello, Irene Paloma Jona, Davide Gagliardini, Viviana Giustino, Stefano Guerrieri, Francesco Lanfranchi, Lucia Lavia, Nicola Lorusso, Luca Nucera, Salvo Pappalardo, Giovanna Chiara Pasini, Massimiliano Sbarsi, Francesca Tripaldi dà vita a un capolavoro delTeatro della Restaurazione inglese, tutto da riscoprire.
Ambientato nella Napoli spagnola di metà Seicento durante il carnevale, ne L?avventuriero la tradizionale trama basata su seduzione, amore e matrimonio viene rielaborata in modo originalissimo, mettendo in discussione l?ideologia libertina e la morale sessuale. L?avventuriero è il vertice teatrale della produzione di Behn, sensibile scandagliatrice di una nuova consapevolezza del corpo e del ruolo culturale e sociale della Donna nell?Inghilterra nuovamente monarchica e gaudente, dopo la parentesi repubblicana e puritana di Oliver Cromwell.
Fra le tematiche principali della riflessione di Aphra Behn spicca il libertinismo, qui incarnato da personaggi quali l?incontenibile Willmore (Stefano Guerrieri), l?avventuriero del titolo, il cui nome già racchiude una dichiarazione programmatica (will more, colui che vuole di più), ma anche da Elena (Lucia Lavia) che non vuole farsi suora ma sperimentare i piaceri del sesso, e dalla cortigiana Angelica Bianca (Valentina Banci), che conoscendo a fondo il corpo desidera un sussulto del cuore, personaggi le cui vicende si intrecciano indissolubilmente in una altalena di sorprese.
Non è un caso che la vicenda si svolga durante il carnevale, il momento dell?anno in cui l?ordine sociale, morale ed etico, può essere lecitamente sovvertito e che ridefinisce continuamente le relazioni fra personaggi. Partendo dalla pittura di Velázquez e Rembrandt, i costumi d?epoca firmati da Andrea Sorrentino disegnano un carnevale esotico e sensuale, dal sapore poco mediterraneo e molto sudamericano. La profondità del sentimento, la brutalità del possesso e il riso liberatorio e arguto prendono vita in quest?opera corale che presenta un?umanità ricca e colorata in cui burle boccaccesche, arguzie e mascherate sono impreziosite da numerosi duelli, curati dal maestro d?armi Renzo Musumeci Greco e dalle luci di Luca Bronzo.
Per info e biglietti: biglietteria@teatrodue.org ? Tel 0521.230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: L`AVVENTURIERO
VM18 - terzo e quarto spettacolo della rassegna
Data dell'evento: dal 14.03.2025 al 15.03.2025 alle ore 21:00
Teatro del Cerchio, ore 21
(Dal comunicato stampa)
Dopo i primi due appuntamenti di febbraio sui temi della prostituzione e della violenza di genere, la minirassegna VM18, all?interno della stagione di prosa del Teatro del Cerchio, prosegue e si conclude venerdì 14 e sabato 15 marzo con due spettacoli di registro leggero sul tema della sessualità, entrambi della compagnia friulana SPK Teatro.
Venerdì 14 alle ore 21 Lisa Moras porta in scena la sua Porn up comedy, uno spettacolo che racconta l?universo femminile senza peli sulla lingua e che ha vinto il premio Giovani Realtà del Teatro nel 2015. È una raccolta di cinque monologhi sulla sessualità nati da interviste, incontri, dibattiti. Cinque monologhi che abbattono tabù e che raccontano senza veli tematiche forti legate alla femminilità e alla sessualità, ma anche alla mascolinità. Cinque monologhi che non fanno sconti e che non temono di usare un linguaggio volgare e colorito, quelle espressioni creative con cui le donne parlano di sesso alle altre donne. Ne scaturisce un mosaico di confessioni spudorate, una carrellata di personaggi che parlano direttamente al pubblico che, come un gruppo di amiche e amici, ascolta, partecipa e ride. Si, perché della tragicommedia della sessualità qui si deve ridere, arrossendo anche un po?, ma si deve ridere. Porn Up Comedy è un grido di libertà è divertimento, gioia pura, energia che sgorga dal basso ventre e dirompe in scena.
Sabato 15 sempre alle ore 21 è la volta di Spudorata, una sorta di di Porn up comedy vol.2, qui Lisa Moras mette in scena la confessione semiseria, molto ironica e sul filo del disagio di una quasi quarantenne che si trova a un punto della vita in cui inizia a porsi domande sulla vita e sul sesso su quello che ha fatto, su quello che non ha fatto, sulla quantità, sulla qualità e sulle età. Le età del passato e le età future, com?è cambiato il sesso nel tempo? Come lo facevo una volta e come lo faccio oggi? Come lo fanno gli altri? Che rapporto c?è fra il sesso, il genere di appartenenza e il contesto sociale? E i figli? E cosa c?entra il sesso col lavoro? Il primo bacio me lo ricordo davvero? E ancora: i millennial sono ancora adolescenti ma vestiti da adulti? L?esperienza Porn Up Comedy diventata poi spettacolo nasceva dal bisogno (anni fa) di sconfiggere il tabù che prevedeva che le donne non potessero parlare di sesso al di fuori delle conversazioni intime tra amiche. Da allora anche la discussione sulla sessualità è cambiata, e sono emerse altre domande. Da qui nasce Spudorata, un?evoluzione contemporanea di un testo, Porn up comedy, che tratta un tema che in questo decennio ha cambiato decisamente prospettiva, sia socialmente che dal punto di vista mediatico.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
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NEL BLU - avere tra le braccia tanta felicità
Data dell'evento: 14.03.2025 alle ore 21:00
Teatro Magnani, Fidenza (PR), ore 21
(Dal comunicato stampa)
Nell?ambito della stagione multidisciplinare curata da ATER Fondazione, venerdì 14 marzo il Teatro Magani di Fidenza ospita Nel blu - avere tra le braccia tanta felicità, il nuovo lavoro di Mario Perrotta ispirato a Domenico Modugno. Il nuovo monologo in parole e musica dell?attore, autore e regista, prodotto da Permar / Compagnia Mario Perrotta ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, si ispira alla figura del grande cantautore Domenico Modugno che con la sua voce, corpo, storia e arte ha incarnato meglio di chiunque altro lo spirito di quell?epoca carica di speranze che furono gli anni a cavallo del 1958, subito prima e dopo l?inizio del boom economico. Accompagnato dai musicisti Vanni Crociani (pianoforte, fisarmonica), Giuseppe Franchellucci (violoncello) e Massimo Marches (chitarra e mandolino), Perrotta porta in scena il racconto intimo di un uomo di una terra dimenticata da Dio, quella Puglia che sarebbe rimasta «alla periferia del regno ancora per decenni, almeno fino a quando anche io la lasciai per cercare una vita artistica altrove», commenta Mario Perrotta. Un uomo che parte all?avventura per ?fare l?attore? e si ritrova, dopo pochi anni, a suggerire a tutto il mondo una possibilità per ?volare?.
Ed è proprio l?anno 1958 che segna due ricorrenze fondamentali per la vicenda personale di Modugno che esordisce a Sanremo con Nel blu dipinto di blu, diventata più nota come Volare, e per l?Italia che vive il boom economico e culturale. Da quel momento, Modugno con la sua canzone diventa la colonna sonora del Paese.
«Eppure quell?uomo coltivava un sogno ed era quello di fare l?attore ? continua Perrotta ? seppe cambiare punto di vista sulle cose, però, non senza un tormento interiore, seppe adattarsi a ciò che la vita gli stava donando. E questo è esattamente ciò che fece, in quegli anni, il paese intero: colse al volo ogni opportunità laddove era possibile coglierla, trasferendosi in massa dalle campagne alle città, da ogni angolo di Italia verso i paesi del nord-Europa, verso le Americhe, l?Australia, insomma: dovunque fosse possibile raccogliere una felicità ?delle piccole cose?, una felicità raggiungibile, un sogno semplice, magari, ma realizzabile». Con la consapevolezza di quanto la felicità sia cosa effimera, per sua natura stessa inafferrabile. Lo sapeva il paese e lo sapeva Modugno: «Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista». «Proverò ad accostare la sua storia ? conclude Perrotta ? con tutta la cura possibile, per non tradire un uomo della mia terra, per non tradire la mia terra stessa. Un racconto di un?esistenza guascona e testarda in cui i musicisti/compositori con me sul palco sono l?altra voce di Domenico Modugno, quella voce che le parole non riescono e non possono rappresentare».
Per info e prenotazioni: Tel: 0524 517508
Luogo: Teatro Magnani, FidenzaProsegui la lettura di: NEL BLU - avere tra le braccia tanta felicitÃ
SID - FIN QUI TUTTO BENE
Data dell'evento: 15.03.2025 alle ore 21:15
Teatro di Ragazzola, ore 21.15
(Dal comunicato stampa)
scritto e diretto da Girolamo Lucania
con Alberto Boubakar Malanchino
musica live e sound design Ivan Bert e Max Magaldi
produzione Cubo Teatro
Lo spettacolo ?Sid - Fin qui tutto bene? arriva al Teatro di Ragazzola sabato 15 marzo alle ore 21.15.
Interpretato da Alberto Boubakar Malanchino, Premio Ubu 2023 nella categoria Miglior Attore under35, ammirato dal grande pubblico televisivo in fiction di successo come "Un passo dal cielo", "Don Matteo" e soprattutto "Doc - nelle tue mani", a Ragazzola si calerà con ?Sid? in un ruolo molto diverso, rabbioso, ribelle e contradditorio, che attraverso il racconto di una storia dura, travolgerà e lascerà senza fiato. Con lui sul palco la musica live di Ivan Bert e il sound design di Max Magaldi in un torrenziale monologo che è un concerto hip hop suonato dal vivo e una suggestiva performance di teatro capace di ipnotizzare lo spettatore. Un racconto urbano, ma anche di frontiera, la storia di un giovane figlio della periferia che, per rincorrere il sogno del successo, intraprende la via sbagliata, quella della violenza, ritrovandosi a fare i conti con il proprio passato. Sid è un adolescente italiano di origine algerine. Vive come uno dei tanti ragazzi di una delle tante periferie dell?Occidente nel mondo drogato dalla società dello spettacolo, sedotto dall?apparire più che dall?essere, dal denaro facile procurato con furtarelli, fossero anche solo i sacchetti dei negozi d?alta moda. Per uscire dalla disperazione e dalla noia di nascosto legge, ascolta musica, vede film. E uccide. Sid racconta una degenerazione personale che tanto sa di sconfitta collettiva per un?intera società. I fatti narrati sono potenti e concreti, frutto anche di un lavoro nelle periferie condotto da Cubo Teatro, e trovano nella straordinaria performance attoriale di Alberto Malanchino un?intensità che lascia a bocca aperta e che fa guardare con bruciante poetica efficacia il vuoto di una generazione, soffocata dall?effimero e dal non sentirsi di nessun luogo sempre.
Per info e prenotazioni: 339.5612798
Luogo: Teatro di RagazzolaProsegui la lettura di: SID - FIN QUI TUTTO BENE