Febbraio 2025

VAUTOURS (AVVOLTOI)

Data dell'evento: dal 01.02.2025 al 02.02.2025 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

di Roberto Serpi 

interpretato e diretto da Sergio Romano, Roberto Serpi, Ivan Zerbinati

produzione Fondazione Teatro Due

Debutta in prima nazionale a Teatro Due il 15 gennaio alle ore 20.30 VAUTOURS (AVVOLTOI) di Roberto Serpi che lo interpreta insieme a Sergio Romano e Ivan Zerbinati (repliche fino al 2 febbraio).

Il testo, cinico, allo stesso tempo reale e surreale e dai risvolti involontariamente comici, era stato selezionato nell?ambito del bando Mezz?ore d?autore nel 2022 e presentato al pubblico in versione mise-en-espace di 30 minuti; ora, ampliato, trova la sua forma più compiuta.

In un indefinito ambiente sotterraneo vivono tre uomini che hanno perso l?unica cosa che conta davvero: il loro lavoro. Avere un?occupazione stabile è il solo modo di esistere e di non essere soli al mondo, ma ora è tutto perduto. I tentativi per rientrare in Azienda si succedono in un crescendo goffo ma inarrestabile che mette a nudo la loro vera anima fino a quel momento assopita dalla routine. Uno spaccato cinico di un'umanità anestetizzata moralmente ed eticamente che non si ferma davanti a nulla per raggiungere lo scopo, e che non piange e non ride più, da un bel po? di tempo. Un avvoltoio appollaiato che aspetta la sua carogna.

Per gli attori Vautours (Avvoltoi) è un vero gioco dai ritmi serrati, che segue le orme della struttura del giallo e oscilla fra la tensione di un continuo sentimento di sospensione e le paradossali conseguenze a catena innescate da una irresistibile dinamica testuale.

Un lavoro di messa in scena corale che, in un ambiente nudo e privo di appigli scenografici o sonori, fa risuonare con maggiore potenza la delicata intensità del lavoro degli attori, impegnati in un?indagine sulla ricerca del proprio posto nel mondo, forse addirittura sul senso della vita. 

(Repliche 16, 17 gennaio ore 20.30, 18 gennaio ore 18.00, 19, 21, 22, 23, 24, 25 gennaio ore 20.30, 26 gennaio ore 16.00, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio ore 20.30, 2 febbraio ore 16.00) 

Per info e prenotazioni: 0521 230242 

Luogo: Teatro Due
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L`ISTRUTTORIA

Data dell'evento: dal 01.02.2025 al 02.02.2025 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20:30 (repliche fino al 2 febbraio)

di Peter Weiss

traduzione Giorgio Zampa

con

Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Pino L?Abbadessa, Milena Metitieri, Massimiliano Sbarsi

Davide Carmarino (esecuzione musicale)

musiche originali Alessandro Nidi
costumi Nica Magnani
luci Claudio Coloretti

regia Gigi Dall?Aglio

produzione Fondazione Teatro Due

"Il dovere di ricordare, la memoria dell?Olocausto, l?arte di mantenere un impegno rispetto alla storia: L?Istruttoria, capolavoro del teatro documentario europeo composta da Peter Weiss attingendo alle deposizioni processuali dei testimoni e dei sopravvissuti di Auschwitz, nel 1984 è stata messa in scena dal Teatro Due di Parma diretta da Gigi Dall?Aglio. L?allestimento è divenuto un cult teatrale che ha conosciuto importanti tournée in Italia e all?estero e che, da oltre trentacinque anni, torna ogni anno sul palco del Teatro Due dove sarà di nuovo in scena, per la prima volta in assenza del suo creatore" 
 
Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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CASSANDRA O DELL`INGANNO

Data dell'evento: dal 01.02.2025 al 01.02.2025 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

drammaturgia Elisabetta Pozzi
con la collaborazione di Massimo Fini
musiche e disegno luci Daniele D?Angelo
produzione Centro Teatrale Bresciano

Un?esplorazione contemporanea a partire dal teatro delle origini: CASSANDRA O DELL?INGANNO, riscrittura a cura della grande attrice e interprete di eroine classiche Elisabetta Pozzi sarà in scena a Teatro Due il 31 gennaio e l?1 febbraio 2025 alle ore 20.30. Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, da molti anni lavora intorno ai grandi temi e archetipi del Mito: Elektra di Hoffmansthal, Medea, Ippolito e Ecuba di Euripide, Elena e Fedra di Ghiannis Ritsos, sono soltanto alcuni dei testi che ha affrontato nel corso della sua carriera. Tra i personaggi più frequentati in questo lungo dialogo con le radici del teatro occidentale c?è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra o dell?inganno è l?ultima tappa.

Elisabetta Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo liberamente suggestioni e riletture da grandi testi e autori di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini. In un montaggio serrato e avvincente emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l?impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza. Dispiegando il suo immenso e magnetico talento, Elisabetta Pozzi porta in scena una figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità, dando corpo e voce a un personaggio indimenticabile. In questo emozionante spettacolo il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l?uomo moderno ? con la sua incapacità di porsi dei limiti ? ?è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d?una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l?unico prigioniero?. Il compositore Daniele D?angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra.

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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4.000 MIGLIA

Data dell'evento: 01.02.2025 alle ore 21:15

Teatro di Ragazzola, ore 21.15

(Dal comunicato stampa)

di Amy Herzog

regia di Angela Ruozzi

traduzione Monica Capuani

con Lucia Zotti, Alessio Zirulia, Lorena Nacchia, Annabella Lu

produzione MaMiMò ? Emilia-Romagna Teatro ERT/Teatro Nazionale

Due universi apparentemente inconciliabili, i quali, in realtà, si attirano a vicenda, esplorandosi. Con delicatezza dirompente la regista Angela Ruozzi propone un testo di Amy Herzog di grande successo negli Stati Uniti, un dramma familiare i cui dettagli vengono svelati lentamente, con un?abilità narrativa non comune. Interpretato in modo coinvolgente, lo spettacolo pone l?attenzione su cosa abbiano in comune un ragazzo ventenne con la voglia di girare il mondo e una signora novantenne che vive sola nel West Village. Nel cuore della notte Leo si presenta alla porta dell?appartamento newyorkese di Vera. Lei è un?anziana con idee progressiste, lui un hippie contemporaneo, rientrato da un viaggio in bicicletta non terminato a causa di un tragico evento. A loro, creando ulteriore scompiglio, si aggiungerà la ex ragazza di Leo. Nonna e nipote per entrare in contatto devono smussare le proprie ideologie radicate: da una parte l?idealismo di Vera, dall?altra uno spirito millennial, smarrito e un po? new age. Nel corso di alcune settimane di convivenza questi strani compagni di appartamento si provocheranno, disorienteranno e alla fine entreranno in contatto, condividendo un?inaspettata complicità fino a scoprire la sottile linea che marca la differenza tra crescere e invecchiare.

Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798

Luogo: Teatro di Ragazzola
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TRAGÙDIA- il canto di Edipo

Data dell'evento: dal 08.02.2025 al 09.02.2025 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica alle ore 16)

(Dal comunicato stampa)

di Alessandro Serra

liberamente ispirato alle opere di Sofocle e ai racconti del mito

con Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino

regia, scene, luci, suoni, costumi Alessandro Serra

produzione Sardegna Teatro, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro Due Parma

in collaborazione con Compagnia Teatropersona, I Teatri di Reggio Emilia

(Golden Laurer Wreath per Miglior spettacolo, Miglior regia, Miglior attore/attrice (Chiara Michelini) e Award - Radio di Sarajevo per Migliori suoni e musiche al Festival di Sarajevo 2024)

Premiato alla 64esima edizione dell?International Theater Festival MESS, TRAGÙDIA. IL CANTO DI EDIPO,il nuovo spettacolo di Alessandro Serra, uno dei registi e autori di punta del teatro nazionale ed europeo, arriva l?8 febbraio alle ore 20.30 e il 9 alle ore 16.00 al Teatro Due di Parma. Lo spettacolo è prodotto da Fondazione Teatro Due insieme a Sardegna Teatro, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con Compagnia Teatropersona, I Teatri di Reggio Emilia. In scena Alessandro Burzotta, Salvatore Drago, Francesca Gabucci, Sara Giannelli, Jared McNeill, Chiara Michelini, Felice Montervino. Dopo il trionfale Macbettu, il Macbeth tradotto in sardo, e l?altrettanto fortunata Tempesta, Alessandro Serra torna riscrivendo il mito di Edipo, ispirato liberamente ai testi di Sofocle Edipo re ed Edipo a Colono.

La tragedia è un'arte fortunata ? scrive Serra ? perché gli spettatori conoscono l'intreccio già prima che il poeta lo racconti, basta ricordarglielo. Appena pronunziato il nome di «Edipo», già si sa tutto il resto - il padre Laio, la madre Giocasta, le figlie, i figli, che cosa ha sofferto, la sua colpa.

Per ricostruire oggi quel sapere collettivo che esonerava il poeta tragico dal dover volgere in prosa il mito e lo legittimava a sollecitare immediate visioni nel pubblico, Serra ha scelto il grecanico, lingua che ancora oggi risuona in un angolo remoto di quella che fu la Magna Grecia, una striscia di terra che dal mare si arrampica sull?Aspromonte scrutando all?orizzonte l'Etna.

Se il greco di Sofocle era volutamente alto e musicale, capace di portare il pubblico dal piano di realtà a un livello di trascendenza, così il grecanico, tradotto da Salvino Nucera, è una lingua non ostile e concettuale ma musicale, istintiva e sensuale.

La tragedia di Edipo è ambientata in una città ridotta al lumicino, arida, sterile, in decomposizione. Eppure Sofocle guida lo spettatore verso una luce interiore che si manifesterà a Colono, nel bosco sacro in cui Edipo verrà letteralmente assorbito dagli dei.

Edipo fornisce la tragedia perfetta della quale Aristotele si serve costantemente come modello ideale nel corso della sua trattazione teorica. È tragedia freudiana per antonomasia, archetipo stesso di qualsiasi tragedia.

In Edipo re Sofocle narra la storia dell?Uomo che giunge a un risveglio interiore dopo aver attraversato il dolore ed essersi ricongiunto all?infanzia, ma dopo trent?anni dalla prima rappresentazione il vecchio tragediografo sente la necessità di chiudere il ciclo iniziatico del suo eroe e scrive Edipo a Colono; l?impuro Edipo cacciato da Tebe, diventa a Colonoun essere sacro, dopo un lungo percorso di dolore si congiunge agli dei conquistando, come Krishna, la liberazione da questo mondo materiale.

Serra consegna al pubblico questo Canto di Edipo in una sorta di rito sacro, in cui la parola diventa canto, grazie alla cura di Bruno De Franceschi, e il movimento dei corpi si riconduce a schemàta, schemi fisici che sono codici emotivi o comportamentali, posture morali, ottenuti con la collaborazione di Chiara Michelini.

Per info e prenotazioni: 0521 230242 

Luogo: Teatro Due
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L`UOMO PIÙ CRUDELE DEL MONDO

Data dell'evento: 09.02.2025 alle ore 21:00

Teatro Magnani, Fidenza (PR), ore 21

(Dal comunicato stampa)

Al Magnani è di scena L?uomo più crudele del mondo, interpretato da Lino Guanciale e Francesco Montanari, con testo e regia di Davide Sacco. Uno spettacolo che apre una riflessione sulla natura del genere umano.

Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all'interno. Paolo Veres è seduto alla sua scrivania, è l'uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d'Europa, ha fama di uomo schivo e riservato. Davanti a lui un giovane giornalista di una testata locale è stato scelto per intervistarlo, ma la chiacchierata prende subito una strana piega. ?Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte... lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?? dirà Veres al giornalista. In un susseguirsi di serrati dialoghi emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.

Nelle note di regiaDavide Sacco afferma: ?Fino a dove può spingersi la crudeltà dell?uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l?istinto sulla ragione? Queste domande mi hanno guidato durante la stesura del testo e, successivamente, nella direzione degli attori. Volevamo che il pubblico fosse costantemente destabilizzato e non avesse certezze, che si calasse insieme ai personaggi in un viaggio in cui il rapporto tra vittima e carnefice è di volta in volta messo in discussione e ribaltato. La ?feccia? di cui parlano i protagonisti non è visibile nella scena, fatta essenzialmente di luci fredde e asettiche, ma deve emergere gradualmente fino al finale, in cui speriamo che il titolo dello spettacolo possa diventare nella testa degli spettatori non più un?affermazione ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano.?

Per info e prenotazioni: 0524 517508 / 345 9374728

Luogo: Teatro Magnani, Fidenza
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LA MORTE OVVERO IL PRANZO DELLA DOMENICA

Data dell'evento: 15.02.2025 alle ore 21:15

Teatro di Ragazzola, ore 21.15

(Dal comunicato stampa)

uno spettacolo con Serena Balivo

ideazione, drammaturgia e regia Mariano Dammacco

musiche originali Marcello Gori

Uno spettacolo lieve e toccante intorno al più grande tabù della nostra cultura. Serena Balivo e Mariano Dammacco, binomio artistico noto per sapersi muovere con grande perizia e passo leggero tra poesia e narrazione, aprono uno squarcio di luce sulla morte con ?La morte ovvero il pranzo della domenica?, in scena sabato 15 febbraio alle ore 21.15 al Teatro di Ragazzola. Serena Balivo, già Premio Ubu come migliore attrice under35 e Premio Ivo Chiesa, dà corpo e voce a una donna non più giovane che ogni domenica va a pranzo dai suoi genitori ultranovantenni, forse i veri protagonisti del delicato e umoristico testo di Mariano Dammacco, già Premio Ubu come migliore novità drammaturgica per ?Spezzato è il cuore della bellezza?. Sebbene in buona salute fisica e mentale, i due genitori sono ben consapevoli che presto dovranno affrontare la morte, il nulla forse o magari un?altra vita, e così non parlano d?altro, arrivando pian piano a incarnare tutte le madri, tutti i padri e tutti noi dinanzi all?ignoto. Lo spettacolo ci conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. ?La morte ovvero il pranzo della domenica? appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa all?interno dell?esperienza dell?ultima separazione dalle persone amate, e all?interno della potenza nascosta e piena di pudori dell'amore in famiglia, l?amore tra vecchi sposi, l?amore tra genitori e figli. La leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall?alto, non avere macigni sul cuore, affrontando temi alti e struggenti persino con umorismo. Mariano Dammacco è fedele a questa definizione, inoltrando il pubblico in una vicenda che è affogata nella morte e in una potente riflessione sulla fine, attraverso un sapiente uso di quell?ironia che permea la vita quotidiana. L?amore forse è il termine di arrivo di questo percorso, un?incondizionata forza che sembra intensificarsi  al sopraggiungere di una terribile consapevolezza, quella di un?inevitabile separazione. Pregio indiscusso dell?intera operazione l?aver edificato una partitura teatrale le cui solida fondamenta sono continui e concreti riferimenti al quotidiano conditi da una genuina ironia mista a tocchi di poesia, che sia una colonna sonora, un cambio luci, o più semplicemente un non detto a sostituire tante parole: alla Compagnia Dammacco/Balivo va riconosciuto il merito di una pagina di teatro che si fa cartina di tornasole della vita, lucida istantanea di esistenze fissate nello scorrere del tempo, e offerte allo spettatore in una disarmante profondità.

Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798

Luogo: Teatro di Ragazzola
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SUL NAVIGLIO - inverno/primavera

Data dell'evento: 16.02.2025 alle ore 16:00

Palazzo Pigorini, Parma, dalle ore 16.00

(Dal comunicato stampa)

Al via il programma ufficiale della rassegna "Sul Naviglio...inverno/primavera" sempre a cura dell?associazione L.O.F.T., con il patrocinio del Comune di Parma e con il sostegno di Fondazione Cariparma.

Dopo il calendario autunnale che ha portato in scena, con grande riscontro di pubblico, esiti laboratoriali, performance e spettacoli, questa seconda parte di stagione inizierà con un doppio appuntamento, domenica 16 febbraio, presentato all?interno degli spazi affascinanti di Palazzo Pigorini in Strada della Repubblica 19/a, a Parma. Alle ore 16.00 (e in replica alle ore 17.30) avrà luogo la performance di teatro/danza Riflessa ? I studio, ideata e interpretata dalle attrici e danzatrici Elisa Cuppini e Agnese Scotti, con tecnica e luci di Erika Borella. Due donne allo specchio, entrambe da sole di fronte alla propria immagine, non possono esimersi dal fare i conti con loro stesse. Il riflesso isolato, che emerge da ognuna, sta all?opposto dell?altra apparentemente in contrasto. E quando i due riflessi s'incontrano, cosa può accadere? Cuppini e Scotti provano così a indagare, attraverso il teatro fisico, il tema intricato dell?identità e della relazione con l?Altro da sé.

A seguire alle ore 16.45 (e in replica alle ore 18.15) andrà in scena Penelope Sounds Memory ? II studio per una drammaturgia sonora, progetto di teatro/musica, liberamente tratto da ?Il Canto di Penelope? di Margaret Atwood, realizzato dalla musicista e compositrice Patrizia Mattioli, che eseguirà dal vivo le partiture musicali originali, e con l?attrice Sandra Soncini, interprete dell'azione scenica e voce (tecnica e luci sempre a cura di Erika Borella). In questo lavoro artistico ritroviamo la figura di Penelope  che dall?Ade ci espone la storia della sua vita. Con ironia e schiettezza il personaggio racconta come ha custodito, con la complicità delle ancelle, la sua dimora sottraendosi al ruolo impostole dall'ordine simbolico e patriarcale del tempo. Tesse la tela con la quale inganna e protegge, tradisce e difende, astuta e determinata, fedele a sé stessa. Un?esplorazione sonora e insolita del mito, attraverso la musica contemporanea e la recitazione.

Per maggiori informazioni e prenotazioni scrivere a: loftassociazione@gmail.com

Luogo: Palazzo Pigorini
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| VM18 | Inedita rassegna di spettacoli teatrali vietati ai minori

Data dell'evento: dal 21.02.2025 al 22.02.2025 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21

(Dal comunicato stampa)

Il Teatro del Cerchio quest?anno include nell?ambito della sua stagione di prosa quattro appuntamenti su temi sensibili: dalla mercificazione del corpo della donna, alla sessualità, alla violenza di genere, quattro spettacoli che utilizzano diversi registri, dal serio al faceto.
Il titolo è una provocazione, quel divieto ai minorenni indica che sono affrontate tematiche che troppo spesso riteniamo non debbano essere affrontate, argomenti considerati ?tabù?, presentati attraverso il linguaggio teatrale, che ci costringono a una riflessione e ci pongono domande di natura etica.

La rassegna è articolata su due appuntamenti a febbraio, venerdì 21 e sabato 22, e due appuntamenti a marzo, venerdì 14 e sabato 15.

Si inizia venerdì 14 febbraio con un originalissimo allestimento di EstroTeatro dal titolo Puttana, in cui l?attrice in scena, mediante l'utilizzo di diversi microfoni e il lavoro in diretta di un abile tecnico del suono, modifica la propria voce dando vita a diversi personaggi, tutti coinvolti in una storia che ruota intorno alla prostituzione. Presente in scena anche un musicista che suona dal vivo e accompagna la narrazione. Il pubblico segue la vicenda scenica attraverso delle cuffie bluetooth.

Sabato 22 febbraio sarà la volta di La bambola e la puttana, due atti unici scritti dallo psichiatra veronese Vittorino Andreoli accomunati dalla tematica sessuale e che affrontano il tema della violenza sulle donne.

In marzo si cambia registro: si sorride con la compagnia SPK Teatro che, con l?attrice Lisa Moras, propone un dittico sul tema della sessualità: venerdì 14 Porn up comedy e sabato 15 Spudorata.

Porn Up Comedy è una raccolta di cinque monologhi sulla sessualità nati da interviste, incontri, dibattiti. Cinque monologhi che abbattono tabù e che raccontano senza veli tematiche forti legate alla femminilità e alla sessualità, ma anche alla mascolinità. Lo spettacolo ha vinto il premio Giovani Realtà del Teatro nel 2015.
Spudorata mette in scena la confessione semiseria, molto ironica e sul filo del disagio di una quasi quarantenne che si trova ad un punto della vita in cui inizia a porsi domande sulla vita e sul sesso e tra le tante domande la seguente: i millennial e il sesso: siamo ancora adolescenti ma vestiti da adulti?

Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070 

Luogo: Teatro del Cerchio
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ARRIVANO I DUNQUE (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca)

Data dell'evento: dal 22.02.2025 al 23.02.2025 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica alle ore 16)

(Dal comunicato stampa)

di e con Alessandro Bergonzoni 

Sabato 22 febbraio alle ore 20.30 e domenica 23 febbraio alle 16 e alle ore 20.30 va in scena a Teatro Due lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni Arrivano i Dunque (avannotti, sole blu e la storia della giovane saracinesca), un nuovo, imperdibile appuntamento con la sua stralunata comicità, con cui prosegue un percorso di indagine della società contemporanea giocando con le parole, affabulando con i loro significati.

Lo spettacolo è così raccontato dallo stesso Bergonzoni: ?Un?asta dei pensieri. Cerco il miglior (s)offerente per mettere all'incanto il verso delle cose: magari d'uccello o di poeta. Parto dallo sproposito, per la rifusa, con la congiungivite, varco il fraintendere, fino all?unità dismisura, tra arte e sorte, fiamminghi e piromani, van Gogh e Bangkok, bene e Mahler, sangue fuori mano e stigmate, stigmate e astigmatici, Dalì fino Allah. C?realtà! Lunire all'esistente l'atranuova san(t)itá, nelle nostre avannotti larvate. Grossomodo, seguendo i miei estinti, preganti di continuare a infinire. Mi sono fatto prendere la mano (sposato o salvato dall?annegar?). Il tempo stringe, non è sempre abbraccio, ma corda o lenzuolo. Basta affacciarsi sul percipizio e sentir lindimostrabiliante sciamanumanesimo tradotto in esasperanto. La scenografia ?èscatologica?, il sole blu, la giovane saracinesca su (ermetica perché io mistero), altristain un tealtro ove nulla accade senza tutti. Manca poco? Tanto é inutile? Non per niente tutto chiede!?

Quindici spettacoli teatrali al suo attivo e sei libri. Alessandro Bergonzoni da anni scrive Aprimi Cielo una rubrica sul Venerdì di Repubblica e dal 2005 si avvicina al mondo dell'arte esponendo in varie gallerie e musei. Unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia, e al mondo carcerario, tenendo su questi argomenti incontri in vari ambiti.

Ha vinto il Premio della Critica 2004/2005, il Premio Hystrio nel 2008 e il Premio UBU nel 2009.

Parallelamente all'attività teatrale ha presentato in varie Pinacoteche Nazionali l'installazione performativa Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona). Premiato per il lavoro letterario con la Coppa Volponi e per l'azione civile in difesa della non violenza e dell'aiuto ai migranti col Premio Nazionale Cultura della Pace-Città di Sansepolcro e dopo l'assegnazione del Premi Montale Fuori di Casa sez. Satura nel 2023, presenta ora la sua nuova produzione.

Per info e prenotazioni: 0521.230242 

Luogo: Teatro Due
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JULIAN_IO SONO NESSUNA

Data dell'evento: dal 22.02.2025 al 23.02.2025 alle ore 21:00

Europa Teatri, ore 21

(Dal comunicato stampa)

All'interno del progetto AMANTI GUERRIERE_sguardi sul misticismo femminile, a cura di Ilaria Gerbella e Monia Galloni, verrà presentata sabato e domenica ad Europa Teatri la creazione di Ilaria Gerbella, con l'azione scenica di Loredana Scianna e con le musiche di scena eseguite dal vivo da Patrizia Mattioli, Julian_Io sono nessuna. 

Lo spettacolo porta lo spettatore a interrogarsi sulla vita di questa mistica, vissuta nella seconda metà del 1300 in una cella vicino alla chiesa di St' Julian of Norwich che le conferisce l'identità con cui è arrivata a noi, differente da quella anagrafica, che resta sconosciuta. Ma Julian ha vissuto, scritto e tramandato molto, in vita e in opera: la sua testimonianza è racchiusa ne Le Rivelazioni dell'Amore Divino. Lo spettacolo indaga una figura di donna che, per esprimere se stessa, si sottrae al mondo, negando il proprio nome.

Sempre all'interno del progetto Amanti Guerriere (prima dello spettacolo):

sabato 22 febbraio ore 20:00, conferenza Julian of Norwich a cura di Monia Galloni (ingresso gratuito);

domenica 23 febbraio ore 20:00, presentazione AMANTI GUERRIERE_PODCAST a cura di Ilaria Gerbella e Monia Galloni (ingresso gratuito).

 

Per info e prenotazioni: 0521.243377 

Luogo: Europa Teatri
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