18.04.2024

WIT

Data dell'evento: dal 18.04.2024 al 30.04.2024 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Debutta in prima nazionale Wit di Margaret Edson, nuova produzione di Fondazione Teatro Due interpretata da Dario Aita, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Salvo Pappalardo, Massimiliano Sbarsi, a cura di Paola Donati.

Vincitore di molti premi fra i quali il Pulitzer per il teatro nel 1999 e adattato per la televisione in un film diretto da Mike Nichols con Emma Thompson insignito di un Emmy Award, Wit sarà in scena dal 16 al 30 aprile 2024 al Teatro Due di ParmaWit significa ?arguzia? perché propone un approccio ironico alla realtà e un?originale connessione tra elementi antitetici. Questa è la disposizione d?animo di Vivian Bearing (Valentina Banci), protagonista del testo, che adotta una lente originale per osservare la realtà e affrontare la sua battaglia contro il cancro: ?Io so tutto sulla vita e la morte. Dopotutto sono una studiosa dei Sonetti Sacri di John Donne.?

Con il meccanismo del teatro si indaga la lotta contro la malattia, il sistema ospedaliero, l?umanità dei medici e il loro rapporto con il corpo dei pazienti, ma anche il ruolo della poesia, della religione e della ricerca, combinando con intensità elementi apparentemente incongrui fra loro come i componimenti poetici di John Donne e la storia di una malattia oncologica.

?E morte non sarà più, virgola, Morte tu morrai? Nient?altro che un respiro, una virgola, separa la vita terrena da quella immortale?. La drammaturgia di Margaret Edson genera un impianto dove il presente della malattia e la riflessione poetica s?integrano nella spietatezza del reale, senza soluzione di continuità, come i versi di John Donne sembrano suggerire. Fiduciosa nella sua capacità di mantenere il controllo degli eventi, la protagonista applica alla sua malattia lo stesso approccio intensamente razionale e scrupolosamente metodico che ha guidato la sua stellare carriera accademica. Ma mentre la sua malattia e il suo trattamento atrocemente doloroso progrediscono inesorabilmente, inizia a mettere in discussione i valori e gli standard risoluti che l?hanno sempre guidata. Il dramma esamina ciò che rende la vita degna di essere vissuta attraverso l?esplorazione di una delle esperienze universali dell'esistenza, la mortalità, mentre sonda anche l'importanza vitale delle relazioni umane.

Il testo restituisce l?acuta sensazione che, sebbene la morte sia reale e inevitabile, la nostra vita è solo nostra e possiamo decidere se amarla o buttarla via: una lezione che è allo stesso tempo ispirante e catartica. Come dice la stessa drammaturga, "Wit non parla di medici e nemmeno di cancro. Parla di gentilezza, ma mostra arroganza. Parla di compassione, ma mostra insensibilità".

In Wit, Edson approfondisce domande senza tempo senza risposte definitive: come dovremmo vivere le nostre vite sapendo che moriremo? Il modo in cui viviamo la nostra vita e interagiamo con gli altri è più importante di ciò che otteniamo materialmente, professionalmente o intellettualmente? Che ruolo ha il linguaggio nella nostra vita? Possono la scienza e l?arte aiutarci a sconfiggere la morte, o la nostra paura di essa? Cosa ci sembrerà più importante quando la vita giungerà al termine?"

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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L` ARTE DELLA COMMEDIA

Data dell'evento: dal 18.04.2024 al 19.04.2024 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

Va in scena a Teatro Due il 18 e il 19 aprile alle ore 20.30 lo spettacolo L'arte della commedia di Eduardo De Filippo, con adattamento e regia di Fausto Russo Alesi. In scena Fausto Russo Alesi, David Meden, Sem Bonventre, Alex Cendron, Paolo Zuccari, Filippo Luna, Gennaro De Sia, Imma Villa, Demian Troiano Hackman e Davide Falbo.

L?arte della commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo fa parte della raccolta dei ?giorni dispari?, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l?attualità del testo che ci porta in maniera implacabilmente diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un?ambigua e allo stesso tempo tragica e farsesca commedia.

?Si tratta di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l?essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere - racconta Fausto Russo Alesi. L'opera ci parla del rapporto contradditorio tra lo Stato e il Teatro, del ruolo dell?arte e degli artisti nella società, ma le domande, i dubbi, le responsabilità e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel ?Teatro? si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti. Eduardo tira fuori il suo rospo in gola, non fa sconti a nessuno e affronta tematiche incandescenti, rivendicando con forza la funzione del teatro di farsi veicolo e di insinuare il dubbio nello spettatore, attraverso interrogativi irrisolti e soprattutto attraverso un intenso primo piano sulla faccia e sul corpo dell?attore. Proprio nell?incontro scontro tra tutti i protagonisti della commedia penso stia il segreto del Teatro.

Ho iniziato a studiare L?arte della commedia prima della pandemia per la forza e la lucidità con cui Eduardo si occupa della condizione dell?attore. La commedia oggi mi parla ancora di più, perché è difficile rimarginare la ferita che in questi anni ci ha portato fin qui e non riesco ancora ad accettare che da quasi tre anni molti di noi non stanno più andando in scena e che molti teatri e compagnie siano costretti a chiudere definitivamente, a bruciare spettacoli appena nati, a non portare più gli spettacoli in giro per il mondo. Ognuno di noi a suo modo, ha subito e subisce ancora l?incendio di quel ?capannone? a cui ha dedicato tutta la sua passione, tutte le sue energie, tutta la sua fiducia.

Ed è da quelle ceneri che deve nascere la voglia e il diritto di ricostruire, rivendicando un dialogo e un ruolo determinante che, fuori da ogni censura, non sia schiavo silente delle leggi della produttività e del mercato. Ho scelto e voluto con me una meravigliosa compagnia di artisti, tutti potenziali capocomici, generazioni a confronto, ognuno con il suo differente percorso personale di amore e dedizione per il Teatro, l'unione di forze che cercano giornalmente di far sopravvivere un ?senso? e che cercano di portare in scena, tra mille fatiche, la numerosa compagnia teatrale che hanno nell'anima.?

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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