20.04.2024

WIT

Data dell'evento: dal 20.04.2024 al 30.04.2024 alle ore 20:30

Teatro Due, ore 20.30

(Dal comunicato stampa)

"Debutta in prima nazionale Wit di Margaret Edson, nuova produzione di Fondazione Teatro Due interpretata da Dario Aita, Valentina Banci, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Salvo Pappalardo, Massimiliano Sbarsi, a cura di Paola Donati.

Vincitore di molti premi fra i quali il Pulitzer per il teatro nel 1999 e adattato per la televisione in un film diretto da Mike Nichols con Emma Thompson insignito di un Emmy Award, Wit sarà in scena dal 16 al 30 aprile 2024 al Teatro Due di ParmaWit significa ?arguzia? perché propone un approccio ironico alla realtà e un?originale connessione tra elementi antitetici. Questa è la disposizione d?animo di Vivian Bearing (Valentina Banci), protagonista del testo, che adotta una lente originale per osservare la realtà e affrontare la sua battaglia contro il cancro: ?Io so tutto sulla vita e la morte. Dopotutto sono una studiosa dei Sonetti Sacri di John Donne.?

Con il meccanismo del teatro si indaga la lotta contro la malattia, il sistema ospedaliero, l?umanità dei medici e il loro rapporto con il corpo dei pazienti, ma anche il ruolo della poesia, della religione e della ricerca, combinando con intensità elementi apparentemente incongrui fra loro come i componimenti poetici di John Donne e la storia di una malattia oncologica.

?E morte non sarà più, virgola, Morte tu morrai? Nient?altro che un respiro, una virgola, separa la vita terrena da quella immortale?. La drammaturgia di Margaret Edson genera un impianto dove il presente della malattia e la riflessione poetica s?integrano nella spietatezza del reale, senza soluzione di continuità, come i versi di John Donne sembrano suggerire. Fiduciosa nella sua capacità di mantenere il controllo degli eventi, la protagonista applica alla sua malattia lo stesso approccio intensamente razionale e scrupolosamente metodico che ha guidato la sua stellare carriera accademica. Ma mentre la sua malattia e il suo trattamento atrocemente doloroso progrediscono inesorabilmente, inizia a mettere in discussione i valori e gli standard risoluti che l?hanno sempre guidata. Il dramma esamina ciò che rende la vita degna di essere vissuta attraverso l?esplorazione di una delle esperienze universali dell'esistenza, la mortalità, mentre sonda anche l'importanza vitale delle relazioni umane.

Il testo restituisce l?acuta sensazione che, sebbene la morte sia reale e inevitabile, la nostra vita è solo nostra e possiamo decidere se amarla o buttarla via: una lezione che è allo stesso tempo ispirante e catartica. Come dice la stessa drammaturga, "Wit non parla di medici e nemmeno di cancro. Parla di gentilezza, ma mostra arroganza. Parla di compassione, ma mostra insensibilità".

In Wit, Edson approfondisce domande senza tempo senza risposte definitive: come dovremmo vivere le nostre vite sapendo che moriremo? Il modo in cui viviamo la nostra vita e interagiamo con gli altri è più importante di ciò che otteniamo materialmente, professionalmente o intellettualmente? Che ruolo ha il linguaggio nella nostra vita? Possono la scienza e l?arte aiutarci a sconfiggere la morte, o la nostra paura di essa? Cosa ci sembrerà più importante quando la vita giungerà al termine?"

Per info e prenotazioni: 0521 230242

Luogo: Teatro Due
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5 MINUTI

Data dell'evento: 20.04.2024 alle ore 21:00

Teatro del Cerchio, ore 21.00

(Dal comunicato stampa)

testo e regia di Mario Mascitelli

con Mario Aroldi e Gabriella Carrozza

una produzione Teatro del Cerchio

Tutti quelli che almeno una volta hanno dovuto sostenere un provino per una parte a teatro, per un film o semplicemente hanno sostenuto un colloquio di lavoro, quel ?tempo sospeso? lo conoscono bene. Il mondo sembra fermarsi e ci si rende conto di come tutto può cambiare da un momento all?altro. Da questa idea nasce lo spettacolo 5 minuti, in scena sabato 20 aprile al Teatro del Cerchio, spettacolo che chiude la prima stagione di prosa del Teatro del Cerchio nella nuova sede di via G. G. Belli. Questo lavoro di Mario Mascitelli, regista, drammaturgo e attore molto amato, parte dalla riflessione della vita come continua attesa, passando attraverso le tante storie tragicomiche di chi ha affrontato e deve affrontare continuamente provini, audizioni e colloqui di lavoro. Si arriverà così a una considerazione più ampia dell?argomento, all?idea di vita come condizione purgatoriale in attesa della ?destinazione finale?.

In scena entra un uomo, Aroldo, che è lì per un provino, seguito poi da una donna, Vera. Lei inizialmente è molto spaesata e se ne sta in silenzio in disparte. Non ha voglia di socializzare con l?altro che tenta di coinvolgerla. Il tempo passa, qualcosa cambia, lei si scioglie. Si capisce che Vera è lì per un colloquio da segretaria. I due protagonisti si parlano, si raccontano, si fanno coraggio. Scoprono pian piano cosa ne è stato della loro storia, cosa hanno vissuto per continuare a credere nei loro valori e nelle loro aspirazioni. Quella stanza rappresenta l?ennesimo passaggio della loro vita verso quella speranza di ricominciare, consapevoli che ogni volta è difficile riprendersi e che la voglia di mollare tutto diventa sempre più forte. L?attesa per una nuova occasione li porterà, finalmente, al successo sperato?

Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070

Luogo: Teatro del Cerchio
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