20.10.2024

INSOLITO FESTIVAL - ultima settimana

Data dell'evento: dal 20.10.2024 al 20.10.2024 alle ore 19:00

Oratorio San Triburzio, ore 19.00

(Dal comunicato stampa)

"Non poteva esserci finale migliore per Insolito Festival, che conclude, con una settimana ricca di proposte per tutti i gusti e tutte le età, la sua undicesima edizione.

Il 16 ottobre, con doppia replica in collaborazione con Rumore del Lutto Festival, il debutto nazionale della Compagnia del Mignolo, giovane formazione composta da Nadia Addis, Viviana Dorsi e Pierre Jacquemin, che unisce linguaggi teatrali differenti in una commistione originale tra narrazione, teatro fisico e teatro di figura. Tre personaggi, grotteschi e surreali, rivivono l?attimo prima della loro morte, riportando in memoria le malelingue, i detti popolari, le tradizioni di paese e tutto ciò che, nonostante il tempo, continua ad essere presente nelle nostre culture. La superstizione si fa depositaria di visioni e credenze, quasi ancestrali, universali, e, nel raccontarsi, disegna un immaginario a tratti esageratamente marcato, portato in scena con ironia e leggerezza da un gruppo di giovani che ha deciso di interrogarsi sulle proprie e altrui radici, volgendo lo sguardo verso un mondo pagano, che si rivela in tutte le sue sfaccettature (Credenze. Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male, mercoledì 16 ottobre ore 19 e ore 21, Oratorio San Triburzio).

Dalla collaborazione con Artètipi nasce la fanzine Furie d?infanzia, che verrà presentata pubblicamente alla comunità, con la partecipazione dei giovani protagonisti che hanno preso parte alla settimana di pratica teatrale, guidati dal tema della furia come atto creativo e da quattro artisti che hanno proposto una ricerca personale sui linguaggi teatrali. Il progetto di Micro Macro si inserisce nel focus infanzia di questa undicesima edizione di Insolito e si propone come momento di incontro creativo, attraverso il teatro, di artisti e artiste che si interrogano, su visioni, parole, movimenti per innovare la propria ricerca (Furie d?infanzia, giovedì 17 ottobre, ore 19, Artètipi, Strada Nino Bixio 50/a).

Per il secondo anno si ripete l?ospitalità del CUT - centro universitario teatrale - all?interno della programmazione del festival, con la creazione Insight nata da un percorso teatrale a cura di Beatrice Baruffini. In scena gli studenti e studentesse dell?Università di Parma con una riflessione a partire dall?idea del filosofo Byung-Chul Han del phono sapiens, l?individuo dell?era contemporanea che abbandona le cose per le non-cose, di cui i dispositivi mobili sono l?espressione più comune. Ne risulta una carrellata di immagini che confluiscono in una sorta di anti-manifesto di ciò che siamo, a testimoniare forse un punto di non ritorno sulla linea della nostra evoluzione. (Insight, venerdì 18 ottobre, ore 21, Europa Teatri, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria via mail a insolitofestival@gmail.com).

Un attesissimo ritorno è quello di Romanzo d?infanzia, di Antonella Bertoni e Michele Abbondanza, con la collaborazione di Letizia Quintavalla e Bruno Stori, che racconta con il linguaggio del teatro-danza, di una ribellione e una fuga dalla propria famiglia. I due danzatori si alternano in scena vestendo i panni sia dei genitori che dei figli, dando vita a uno dei capolavori del teatro per le nuove generazioni, che dal 1997 viene presentato in Italia e nei più importanti festival internazionali (Romanzo d?infanzia, sabato 19 ottobre ore 21, Europa Teatri).

Conclude l?undicesima edizione di Insolito Festival Demetra della compagnia catalana Agrupación Señor Serrano, uno spettacolo del progetto Olympus Kids destinato ad un pubblico di soli bambini e bambine. Lo spettacolo, agito attraverso modellini Lego e nuove tecnologie, affronta l?importante tema dello spreco delle risorse del pianeta, attraverso il mito greco della dea Demetra e la storia dell?isola di Rapa Nui. Ecologia, ambiente, deforestazione, consumo, sono i temi sui quali i bambini e le bambine vengono chiamati ad interrogarsi attraverso un formato originale destinato solo all?infanzia, che ha valso numerosi premi internazionali alla compagnia, già Leone d?argento alla Biennale di Venezia (Demetra/Olympus Kids, domenica 20 ottobre, ore 17, Teatro Anna Frank).

Per info e prenotazioni: Infoline 3534564952 

Luogo: Oratorio San Triburzio
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NON PER AMORE. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio

Data dell'evento: dal 20.10.2024 al 20.10.2024 alle ore 15:30

Galleria San Ludovico, dalle 15.30 alle 19.00

(Dal comunicato stampa)

ispirato all?Otello di Giuseppe Verdi

Ideazione Mario Fontanini Andreina Garella

Regia Andreina Garella

Ambientazione Mario Fontanini

Musiche di scena a cura di Ailem Carvajal

Uomini e donne, cittadini e cittadine, di tutte le età e provenienti da varie parti del mondo, porteranno in scena un argomento tanto delicato e urgente come la violenza di genere, nella nuova creazione di Festina Lente Teatro e Vagamonde ?Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacioispirata all?Otello di Giuseppe Verdi, diretta da Andreina Garella, che debutterà sabato 19 e domenica 20 ottobre, dalle ore 15.30 alle 19, alla Galleria San Ludovico (prenotazione obbligatoria dei biglietti sul sito www.teatroregioparma.it), commissionata da Verdi Off in prima assoluta, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e con la collaborazione di Casa delle Donne, Centro Antiviolenza di Parma, Maschile Plurale, Maschi che s?immischiano, AUSL di Parma, Università di Parma.

Un tema dolorosamente attuale ma non nuovo nel percorso artistico di Festina Lente Teatro e Vagamonde, trattato in molti progetti e spettacoli, prima di arrivare a questa creazione. Non per amore. Un bacio, un bacio, ancora un altro bacio vuole contrastare gli stereotipi di genere, per una nuova possibile convivenza tra uomini e donne, in cui l?amore non venga concepito come conferma della propria identità o possesso o in cui, addirittura, il gesto violento si sostituisca alla parola e diventi l?unica forma espressiva, sottolineando pratiche di umiliazione, prevaricazione, abuso e molestie.

L?Otello di Giuseppe Verdi è stato stimolo d?ispirazione del percorso di ricerca. Un?opera che parla di misoginia, di violenza, di negazione della libertà, di controllo, di razzismo, in cui Otello, archetipo dell?uomo geloso, uccide la moglie Desdemona perché convinto del suo tradimento.

«Abbiamo provato a sciogliere l?equivoco fra amore e odio, rabbia e tenerezza e il dominio che un sesso ?impone? all?altro - scrive la regista Andreina Garella - abbiamo cercato insieme nuove consapevolezze, immaginando una società capace di prendersi le proprie responsabilità con donne capaci di affermare la propria libertà e con uomini capaci di rispettarla. Il teatro è diventato anche un mezzo per comprendere meglio un tema così complesso».

Festina Lente Teatro Vagamonde, presenze ormai fisse nella programmazione di Verdi OFF, hanno realizzato creazioni ispirate ad opere verdiane rielaborate drammaturgicamente a partire dai temi del viaggio, della migrazione, dell?accoglienza e dei diritti civili (Aide. Canti migranti, 2018, Il rifugio della sabbia. Intime nostalgie dal Nabucco, 2019, Io non ho posto, 2020, StraOrdinarie, 2021, Mute d?accento, 2022, Ha ruote e piedi l?aria, 2023). Un sodalizio fra competenze diverse, artistiche e organizzative, che ha permesso la costruzione di opere teatrali rivolte alla città, in spazi insoliti ma frequentati e raggiungibili da più persone per far arrivare riflessioni, pensieri e valori lontani dagli stereotipi, cercando strategie teatrali che agiscano in un?ottica inclusiva, consentendo di coinvolgere nuovi pubblici e più cittadini possibili. Un percorso teatrale che si caratterizza per la sua attenzione alle donne migranti, richiedenti asilo e native che le ha rese promotrici di progetti portatori di nuove visioni e azioni tese a sensibilizzare e a favorire il consolidamento e la consapevolezza di una comunità più aperta e viva. Progetti che ruotano attorno all?idea di un Teatro Responsabile, che consente di approfondire e comunicare contenuti legati alle tematiche di genere e migratorie e grazie al quale, in questi anni, centinaia di donne si sono incontrate, parlate e ascoltate, convogliando diverse culture ed esperienze in progetti comuni.

Prenotazioni su  www.teatroregioparma.it

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria.

Luogo: Galleria San Ludovico
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