Gennaio 2024
IL GATTO E LA VOLPE
Data dell'evento: 07.01.2024 alle ore 17:00
Teatro del Cerchio, ore 17.00
con Mario Mascitelli e Mario Aroldi
Regia di Mario Mascitelli.
Una rilettura della favola di Pinocchio che mette in luce il passato (sconosciuto a tutti) dei due loschi personaggi che, su di una panchina in attesa di Mangiafuoco, raccontano e si raccontano in maniera farsesca e delicata. Un chiaro ammiccamento ai due personaggi della pièce ?Aspettando Godot? di S. Beckett che prosegue la linea di ricerca della compagnia, verso i classici per adulti riletti per i bambini. Dopo l?Amleto di Shakespeare, infatti, è la volta di un classico del teatro dell?assurdo a essere reinterpretato per portarlo a conoscenza di quello che sarà il pubblico di domani.
Luogo: Teatro del Cerchio, via G. G. Belli 6, ParmaProsegui la lettura di: IL GATTO E LA VOLPE
TRAGICO SUO MALGRADO/ L`ORSO
Data dell'evento: 09.01.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (repliche fino al 21 gennaio)
(Dal comunicato stampa)
di Anton Pavlovi? ?echov
produzione Fondazione Teatro Due, Parma
dal 9 gennaio al 24 febbraio 2024
TRAGICO SUO MALGRADO
con Luca Nucera e Pavel Zelinskiy
regia Nicoletta Robello
L?ORSO
con Alberto Astorri, Mauro Malinverno, Bruna Rossi
regia Nicoletta Robello
Nel 1880 Anton ?echov è uno studente di medicina al verde; inizia a scrivere storie per sette copeche a riga, per sbarcare il lunario: ?la medicina è moglie legittima, la letteratura un?amante? dirà? È proprio con gli occhi chirurgici del medico e uno sguardo di affettuosa compassione che, tra il 1884 e il 1891, scrive gli Atti unici, studi drammatici e scherzi per lo più legati all?universo del vaudeville e a una dimensione farsesca. Gli Atti unici sono piccoli lampi di genialità drammaturgica che conservano in nuce le scintille di quella rivoluzione teatrale che esploderà con le sue grandi opere. Ora questi Atti unici sono il cuore del nuovo progetto teatrale di Fondazione Teatro Due che ne mette in scena otto, presentandoli a coppie di due, da inizio gennaio a fine febbraio. La prima coppia a debuttare sarà Tragico suo malgrado e L?Orso il 9 gennaio alle ore 20.30 (con repliche fino al 21 gennaio).
Ne L?orso una giovane vedovella, Elena Popova, che nelle prime battute sembra convenzionale e noiosa, è visitata da Smirnov, un creditore del defunto marito, che, villano e aggressivo, vuole essere pagato e subito. Da qui parte un irresistibile battibecco dove fra i due litiganti scattano scintille e si fa strada una prorompente attrazione erotica ?fino al duello finale! In scena Bruna Rossi, Alberto Astorri e Mauro Malinverno.
?Il conflitto di genere è questione molto calda in questo momento e Orso la tratta senza ambiguità, utilizzando tutti i cliches di comportamento tipici di maschile e femminile e facendone sfoggio - racconta la regista Nicoletta Robello. I due protagonisti attivano un conflitto senza soluzione e la situazione fa saltare rapidamente i nervi di Popova e Smirnov, il livello dello scontro si alza e passa rapidamente sul piano personale. È proprio in questo movimento dell'azione che ciascuno scopre nell'altro la possibilità di un incontro, un calore imprevisto che nasce dalla condivisione di analoghe delusioni d'amore; si tratta del momento più alto del testo e del suo senso profondo: la possibilità di contatto fra due esseri soli e intristiti esiste, è l'incontro di due anime, poco importa a quale genere appartengano.?
Tragico suo malgrado, interpretato da Luca Nucera e Pavel Zelinskiy, racconta il destino ridicolmente infausto di chi lavora mentre la famiglia è in vacanza nella dacia di campagna, al danno di lavorare mentre gli altri sono in ferie si aggiunge la beffa di dover assolvere a mille commissioni affidate senza pietà.
?Tragico suo malgrado è definito da ?echov 'uno scherzo', e in effetti ha la struttura di una barzelletta - continua Nicoletta Robello. Ma la definizione è un tenero inganno; ?echov mette i suoi personaggi nelle secche di circostanze paradossali con il solo intento di rivelarne l'umanità: i problemi che hanno assomigliano tanto a quelli che abbiamo tutti noi, con la differenza che, quando ci lamentiamo con un amico delle frustrazioni della nostra vita, raramente ci rendiamo conto di apparire comici?.
La forza di ?echov sta nella sua capacità di intercettare la vita per come è, come se lui avesse scritto un romanzo attraverso tanti brevi capitoli.
Il progetto prosegue con Sulla strada maestra e I danni del tabacco il 23 gennaio, Una domanda di matrimonio e L?anniversario il 3 febbraio e infine Il canto del cigno e Le nozze il 15 febbraio.
Tutto il Teatro Due verrà letteralmente invaso da questi piccoli capolavori e dai 24 attrici e attori che di volta volta li porteranno in scena, diretti da Nicoletta Robello, Matteo Tarasco, Roberto Abbati, Antonio Rosti.
Il 24 febbraio gli 8 Atti Unici saranno presentati uno di seguito all?altro, in una vera e propria maratona ?echoviana, che sarà un?immersione in uno straordinario e irresistibile spaccato di umanità.
In biglietteria è disponibile anche la Carta ?echov, 8 Atti Unici per un viaggio attraverso l?irresistibile comicità di questo grande autore.
Per info e prenotazioni: 0521.230242
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RUMBA - L`ASINO E IL BUE DEL PRESEPE DI SAN FRANCESCO NEL PARCHEGGIO DEL SUPERMERCATO
Data dell'evento: 11.01.2024 alle ore 21:15
Teatro di Ragazzola, ore 21.15
di e con Ascanio Celestini
musica di Gianluca Casadei
produzione Fabbrica srl, Fondazione Musica Per Roma, Comitato Greccio 2023
Francesco si chiama Giovanni. Nasce da una madre francese quando il padre sta in Francia a vendere stoffe pregiate. Così lo chiamano ?Francesco?, insomma un figlio francese che si legge tanti libri della letteratura cavalleresca. Celestini immagina la vita di Francesco oggi, come il santo vivrebbe la povertà nell?Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente povero, ma servo dei poveri.
Per info e prenotazioni: cell. 339.5612798
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I RAGAZZI IRRESISTIBILI
Data dell'evento: dal 13.01.2024 al 14.01.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (in replica domenica alle ore 16)
di Neil Simon
traduzione Masolino D?Amico
con Umberto Orsini, Franco Branciaroli
e con Flavio Francucci, Chiara Stoppa, Eros Pascale, Emanuela Saccardi
regia Massimo Popolizio
produzione Teatro de Gli Incamminati, Compagnia Orsini, Teatro Biondo Palermo
I due protagonisti della commedia di Neil Simon, giustamente giudicato uno dei maggiori scrittori americani degli ultimi cinquant?anni, sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come I ragazzi irresistibili e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Cechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.
Per info e prenotazioni: 0521 230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: I RAGAZZI IRRESISTIBILI
ASPETTANDO GODOT
Data dell'evento: 13.01.2024 alle ore 21:00
Teatro Magnani, Fidenza (PR), ore 21
di Samuel Beckett
traduzione Carlo Fruttero
regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos
con (in o.a) Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano e Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini
in collaborazione con Attis Theatre Company
Al Magnani il nuovo anno prende il via con uno dei testi più celebri e misteriosi della letteratura non solo teatrale del ?900, Aspettando Godot, in programma sabato 13 gennaio. Il celebre testo di Samuel Beckett nelle mani di Theodoros Terzopoulos, maestro greco della scena internazionale, diventa una lente per decifrare l?Altro che, sempre, suscita dentro e fuori di noi sentimenti opposti. Una coinvolgente drammaturgia visiva e sonora per uno spettacolo imperdibile che interroga la nostra stessa umanità. Lo spettacolo è una produzione Emilia-Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini. Con una pratica che coniuga arte antica e moderna, Terzopoulos è noto per il suo originale approccio alla tragedia greca e ai testi classici, vere e proprie fonti per indagare questioni universali dell?essere umano. In questo lavoro, il regista greco si confronta con una delle opere piu? celebri del ?teatro dell?assurdo?, la cui vicenda ruota attorno a un dialogo sterile tra due personaggi sospesi in una situazione d?attesa. Con la sua cifra stilistica Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, tra le sue profonde contraddizioni e le tragiche derive. Nella sua versione, la vicenda è ambientata in un mondo in rovina, in un futuro molto prossimo in cui tutte le ferite attuali e passate appaiono acuite. In questo contesto, si apre l?interrogativo su quali siano le condizioni minime per pensare a una vita che valga la pena di essere vissuta.
In Aspettando Godot vengono date due risposte possibili, e da qui Theodoros Terzopoulos fa partire il suo lavoro. La prima è il tentativo di comunicare e coesistere con l?Altro, colui che ci è prossimo, nonostante gli ostacoli, anche quando questi sembrano insuperabili. La seconda è il tentativo di mettersi in comunicazione con l?Altro dentro di noi, quest?area buia e imperscrutabile densa di desideri repressi e paure, istinti dimenticati, regione dell?animalesco e del divino, in cui dimorano la pazzia e il sogno, il delirio e l?incubo. Un viaggio verso l?Altro dentro di noi e verso l?Altro al di fuori di noi, all?opposto, lontano da noi, che proviamo a fare ogni giorno. Aspettando cosa? L?incontro con l?Umano, la fine di ogni atto di umiliazione inflitto da uomo a un altro uomo? Il Niente o l?Attesa, per usare i termini ironici e beffardi di Beckett? Ma esiste forse un altro modo per immaginare l?umanità emancipata, senza dover ricorrere all?abbattimento dei muri che separano questo ?dentro? da questo ?fuori??
Per info e prenotazioni: 0524 517508
Luogo: Teatro Magnani, FidenzaProsegui la lettura di: ASPETTANDO GODOT
CIRCO KAFKA
Data dell'evento: 13.01.2024 alle ore 21:00
Teatro del Cerchio, ore 21
(Comunicato stampa)
con Roberto Abbiati e Johannes Schlosser
Regia Claudio Morganti
Produzione Teatro Metastasio
Riprende la stagione di prosa al Teatro del Cerchio con Circo Kafka uno spettacolo evocativo e stralunato ispirato al capolavoro di Kafka Il processo, uno dei testi più profetici della condizione umana e degli eventi più infausti della storia contemporanea.
In scena il poliedrico Roberto Abbiati con Johannes Schlosser, per la regia di un maestro della scena italiana: Claudio Morganti. La produzione è del Teatro Metastasio di Prato e del TPE Teatro Piemonte Europa. Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma di K, o forse la commedia di K, che si sveglia e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera. Alle persone che ogni giorno si alzano per andare a lavorare, cose del genere possono anche succedere (e possono succedere anche ai ladri di polli ma ai delinquenti blasonati no, lì è più difficile perché loro comandano).
Dunque, una mattina K si sveglia e trova due poliziotti vicino al suo letto.
?Beh, spiegatemi il motivo della vostra invasione in camera mia!?
?Niente. Proprio niente, non possiamo dirle niente?.
Kafka immaginò questa situazione negli anni venti e oggi potremmo anche riderne pensandoci, ma se ci pensiamo un po? meglio oggi è come allora e oggi non c?è proprio niente da ridere. Puoi bussare alla porta del tuo giudice insistentemente, bussare all?aula di giustizia nascosta in una soffitta, ti può capitare che la giustizia ti riceva ma non ti informa di nulla. Nulla, e tu aspetti in silenzio. E tutto diventa un circo di marionette e animali impagliati.
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
Luogo: Teatro del CerchioProsegui la lettura di: CIRCO KAFKA
L`ISTRUTTORIA
Data dell'evento: 17.01.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (in replica il 20 - 21 - 27 gennaio)
di Peter Weiss
traduzione Giorgio Zampa
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: L`ISTRUTTORIA
STUPIDA SHOW!
Data dell'evento: 21.01.2024 alle ore 21:00
Teatro al Parco, ore 21
(Dal comunicato stampa)
Monologo di Stand up Comedy di Gabriele Di Luca
Con Paola Minaccioni
Uno spettacolo di Carrozzeria Orfeo
Stupida Show è un monologo di stand up comedy interpretato da Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, e scritto da Gabriele Di Luca, anche regista insieme a Massimiliano Setti. Uno spettacolo firmato da Carrozzeria Orfeo per cuori coraggiosi in cui Paola Minaccioni ci accompagnerà nell?inconfessabile e nell?indicibile, nei nostri piccoli inferni personali per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l?amore. In Stupida Show Paola Minaccioni non incarnerà il ruolo della tenera eroina, vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si porrà a noi come l?antieroe per eccellenza svelandoci i vizi, i lati oscuri e la follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, di chi è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dircene quattro.
Per info e prenotazioni: 0521 992044
Luogo: Teatro al ParcoProsegui la lettura di: STUPIDA SHOW!
LA CONFERENZA DEGLI INCOMPIUTI
Data dell'evento: 21.01.2024 alle ore 21:00
Europa Teatri, ore 21
(Dal comunicato stampa)
Accademia dell?incompiuto
di e con i fondatori e alcuni collaboratori Mario Biagini, Vicente Cabrera, Sambou Diarra, Felicita Marcelli, Viviana Marino, Jorge Romero Mora, Silvia Rubes
La Conferenza degli Incompiuti, della compagnia Accademia dell'incompiuto, andrà in scena in prima nazionale al Teatro Europa di Parma alle ore 21 di domenica 21 gennaio 2024.
Mario Biagini è stato dal 1986, con il maestro Grotowski e Richards, nel gruppo d'avanguardia teatrale con sede a Pontedera e ora fa parte dell'Accademia dell?Incompiuto di cui è cofondatore, assieme a Felicita Marcelli, Jorge Romero Mora, Sambou Diarra, Elisa Poggelli. Lo storico centro, promotore di una nuovissima forma di teatro e ricerca, Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards continua, cambiando forma, la sua esistenza e filiazione. L'impronta di questo pezzo fondamentale di storia del teatro contemporaneo, mette piede presso il teatro di via Oradour in un'occasione speciale ed unica. Quello che va in scena domenica porta come sottotitolo: "quando la fine di un viaggio non è che l' inizio di uno nuovo" e si descrive come un evento di teatro raccontato. Il rito del fare teatro vede in scena una riunione. Ci si riunisce per celebrare, per ricordare, per capire, per testimoniare, per ricordarci, per capirci. Ci si riunisce per scoprire qualcosa di nuovo dentro le cose che facciamo da sempre. Questa è una conferenza cantata che vuole dare spazio al racconto del lavoro teatrale per comprenderlo di nuovo, per capirlo ancora insieme ad un pubblico che sia interessato ai processi creativi che animano i gruppi teatrali, quei gruppi dove le persone hanno un'utopia di rivolta sempre pronta in tasca.
L'Accademia dell'incompiuto è un'associazione di attrici , attori e musicisti appena nata eppure vecchia. Vecchia quanto l'esperienza di alcuni dei suoi componenti. Sul palco degli ospiti Europa Teatri, si assisterà ad un racconto scandito dalle canzoni e dai testi di alcuni dei progetti più significativi dalla fondazione, per essere una Testimonianza oltreché un?Evocazione. È raccontando le radici che si vedono le direzioni dei rami o non è piuttosto guardando i rami che capisci chi sei stato? Ci si riunisce per indagare i motivi di una scelta poetica, estetica e politica che ha segnato l'avvio di un nuovo periodo artistico per un'associazione che nasce in continuità e in frattura dall'ultimo progetto di teatro cantato aperto alla cittadinanza (Open Program all'interno del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards) che vedeva coinvolti alcuni degli attuali membri dell'Accademia. L'Accademia dell'incompiuto accoglie fin dalla sua nascita nuovi collaboratori, alcuni molto giovani, con l'intento di trovare modalità operative diverse e nuove, di aprire il lavoro, nei progetti e nelle creazioni, alla partecipazione di non professionisti.
Per maggiori info e prenotazioni: 0521 243377
Luogo: Europa TeatriProsegui la lettura di: LA CONFERENZA DEGLI INCOMPIUTI
SULLA STRADA MAESTRA/ I DANNI DEL TABACCO
Data dell'evento: 23.01.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30 (repliche fino al 31 gennaio)
(Dal comunicato stampa)
Debuttano in prima nazionale il 23 gennaio (con repliche fino al 31 gennaio) Sulla strada maestra e I danni del tabacco, la seconda coppia di Atti Unici di Anton ?echov, nuovo progetto teatrale di Fondazione Teatro Due di Parma che ne mette in scena otto, presentandoli a coppie di due, da inizio gennaio fino a fine febbraio 2024.
Un vero viaggio attraverso una parte della produzione di Anton ?echov, non molto conosciuta nella sua integrità, che attraversa tutti gli spazi del Teatro Due, coinvolgendo un ensemble di 25 attori. A 120 anni dalla morte torniamo a interrogare questo autore, maestro nel ricercare il senso della vita in questi Atti unici che sono splendide storie semplici osservate con pietas e spietatezza, incontri con mondi "normali" in cui ancora stupirsi.
Sulla strada maestra è un unicum nel percorso di ?echov, forse uno dei primi testi cose che scrive mentre ancora sta facendo l?università, adattamento teatrale di un racconto ? In Autunno, scritto nel 1883. A differenza degli altri atti dal sapore vaudevillesco, questo è una sorta di western della steppa, cupo, oscuro, che si svolge nei bassifondi dove l?autore presenta uno spaccato di diseredati e derelitti che costituivano gran parte della popolazione russa degli anni ?80. La censura lo blocca; l?atto unico si perde, ?echov non lo inserirà nella sua opera omnia, sarà ritrovato solo dieci anni dopo la morte, e rappresentato pochissime volte anche negli anni successivi.
Un mondo cupo di persone che hanno perduto, di sconfitti senza speranza interpretati da Giovanni Carta, Stefano Guerrieri, Stefano Gragnani, Andrea Mattei, Alberto Melone, Salvo Pappalardo, Fabio Pasquini, Franca Penone, Bruna Rossi, Francesca Tripaldi, Pavel Zelinskiy diretti da Matteo Tarasco.
??echov non ha mai più utilizzato ?i bassifondi? come ambientazione, non ha più scritto un'opera teatrale in cui i vagabondi e gli emarginati sono i protagonisti dell'azione - in parte, senza dubbio, a causa dei problemi causati dalla censura; e allo stesso modo, non ha più scritto un'opera teatrale dove la disperazione del vivere non fosse alleviata dall'umorismo - racconta Matteo Tarasco. Sulla strada maestra è stata sicuramente fonte di ispirazione per molti autori del Novecento, pensiamo a L?albergo dei poveri dello stesso Gor?kij, o ai derelitti Vladimiro ed Estragone di Aspettando Godot di Samuel Beckett o ai personaggi del primo Harold Pinter?.
Gli Atti Unici sono stati considerati opere minori, il fatto però che, ad esempio, la prima versione de I danni del tabacco sia stata scritta fra il 1886 e il 1889 e l?ultima versione risalga al 1903, quando l?autore aveva già scritto Le tre sorelle, induce a ricredersi. Sicuramente vanno presi per quello che sono, lo ricorda ?echov stesso che sotto il titolo appone spesso la specifica scherzo in un atto. ?Certo è che custodiscono concetti cruciali - racconta Antonio Rosti che interpreta I danni del tabacco: la vita è fatta di piccole cose quotidiane, banali anche un po? meschine e di momenti comici e drammatici che si fondono?. È ridicolo Ivany? Njuchin, il protagonista de I danni del Tabacco, un pagliaccio che non sa imporsi, dà lezioni nella scuola della moglie, ma ne è succube, lei ha i soldi, lei comanda. Si dà un tono, ma mescola nozioni a divagazioni con atteggiamento buffonesco. Finché un giorno qualcosa si rompe: crolla, lascia cadere la maschera e svela la sua fragilità mostrandosi per quello che è. ?Con una sincerità disarmante confessa la sua debolezza, il suo fallimento? ? prosegue Rosti. ?Colpa sua? Ognuno è sempre il principale responsabile dei propri fallimenti e delusioni, ma risulterebbe disumano giudicare chi l?ha già fatto da sé. Ed ecco la lezione di ?echov, un?umanità che oggi manca?.
Per info e prenotazioni: tel: 0521.230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: SULLA STRADA MAESTRA/ I DANNI DEL TABACCO
FRIDA KAHLO. Viva la vida!
Data dell'evento: 27.01.2024 alle ore 21:00
Teatro del Cerchio, ore 21
(Dal comunicato stampa)
?Una bomba avvolta in nastri di seta? così il poeta André Breton definì Frida Kahlo, la cui storia viene raccontata dall?attrice Elisa Ranucci nello spettacolo Frida Kahlo. Viva la vida! della Compagnia Pilar Ternera, in scena sabato 27 gennaio al Teatro del Cerchio.
Frida Kahlo. Viva la vida! è un monologo tratto e rielaborato dal libro di Pino Cacucci ?Viva la vida!? edito da Feltrinelli, che ripercorre in un?ora di spettacolo, la vita drammatica e infelice di Frida Kahlo (1907-1954), la grande pittrice messicana, a lungo misconosciuta, ma riscoperta dalla critica. La storia di Frida Kahlo è più o meno conosciuta, ma respirarla in un teatro la rende reale e cruda come effettivamente è stata. L?attrice racconta l?incidente che segnò per sempre la sua vita, l?impossibilità di avere una vita normale, l?amore folle per l?artista Diego Riviera e il crudo dolore di non poter coronare il suo amore con un figlio, i tradimenti del marito, il tradimento di sua sorella, alla quale era legatissima, e il bisogno incolmabile dell?arte come mondo nel quale rifugiarsi. L?attrice dà vita a tutto questo, facendo vivere non solo la personalità di Frida Kahlo ma anche quella delle persone che hanno segnato la sua vita; l?interpretazione restituisce l?inquietudine, il dolore e la forza artistica della pittrice, la quale rivive nel testo, nei costumi, nei monologhi e nei quadri proiettati in scena. Frida trovò nella sua pittura visionaria e allo stesso tempo realistica, lo strumento più idoneo per esprimere, nonostante tutto, il suo attaccamento alla vita.
Uno spettacolo drammatico, romantico e storico allo stesso tempo. Emozionante per gli appassionati d?arte e sorprendente per gli spettatori che si approcciano alla vita di Frida Kahlo per la prima volta. La musica di sottofondo riporta in Messico e ha ispirato il lavoro interpretativo. Lo spettacolo restituisce una visione completa della tormentata vita della pittrice messicana e allo stesso tempo lancia al pubblico un inno alla vita e qualunque cosa accada nel corso dell?esistenza: Viva la vida!"
Per info e prenotazioni: cell. 351 5337070
Luogo: Teatro del CerchioProsegui la lettura di: FRIDA KAHLO. Viva la vida!
LA COMMEDIA PIÚ ANTICA DEL MONDO
Data dell'evento: 27.01.2024 alle ore 21:00
Teatro al Parco, ore 21
(Dal comunicato stampa)
de I Sacchi di Sabbia con la collaborazione di Francesco Morosi con Massimo Grigò
produzione I Sacchi di Sabbia
in collaborazione con Compagnia Lombardi-Tiezzi
Gli Acarnesi di Aristofane è la più antica commedia del mondo. Oggi non è più in repertorio, nessuno la mette più in scena, ma il suo dispositivo comico, ripulito dai cascami del tempo, è ancora esplosivo. Con un ghigno rabbioso e idealista, Aristofane costruisce un nuovo mondo: un mondo libero da ingiustizie e ipocrisie, dove non esistono la povertà e la guerra ? insomma un?utopia, innescata dalla miccia formidabile dell?eroismo comico, capace di stravolgere, inventare e dominare.
È la storia di Diceopoli, il contadino che, stufo della guerra, stipula con Sparta una pace personale, fondando una sua polis alternativa. A distanza di 2500 anni, la commedia continua a porci delle domande fondamentali: il mondo è marcio? E se sì, si può rifondarlo, immaginarne uno nuovo? Si può essere al tempo stesso grandi umanisti e insolenti, eleganti e osceni, anarchici e civili? Si può amare il proprio pubblico e al tempo stesso insolentirlo beffardamente?
Massimo Grigò, qui calato nei panni di un brillante accademico, proverà a rispondere, nell?unica maniera possibile: continuare ad interrogare questo antico gioiello comico!
Per info e prenotazioni: 0521 992044
Luogo: Teatro al ParcoProsegui la lettura di: LA COMMEDIA PIÚ ANTICA DEL MONDO
L`AVARO
Data dell'evento: 30.01.2024 alle ore 20:30
Teatro Due, ore 20.30
(Dal comunicato stampa)
di Molière
regia Luigi Saravo
traduzione e adattamento Letizia Russo
interpreti Ugo Dighero, Mariangeles Torres, Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli, Luigi Saravo
produzione Teatro Nazionale di Genova, Artisti Associati Gorizia, Teatro Stabile di Bolzano, Centro Teatrale Bresciano
Ugo Dighero, già apprezzatissimo protagonista di opere di Stefano Benni e Dario Fo, si confronta per la prima volta con una grande classico, interpretando Arpagone nel nuovo allestimento diretto da Luigi Saravo, in scena al Teatro Due di Parma il 30 e 31 gennaio alle ore 20.30. Nella commedia di Molière si assiste a un epico scontro tra sentimenti e soldi. Il protagonista è disposto a sacrificare la felicità dei figli, pur di non dovere fornire loro una dote e anzi acquisire nuove ricchezze attraverso i loro matrimoni.
«L?Avaro di Molière ruota attorno a un tema centrale, cui tutti gli altri si riconnettono: il danaro - afferma il regista - Il conflitto tra Arpagone e il suo entourage è il conflitto tra due visioni economiche: una consumistica e una conservativa. Nella nostra contemporaneità, in cui vige l?imperativo di far circolare il danaro inseguendo una crescita economica infinita, il gesto immobilista di Arpagone, ossessionato dall?idea di non intaccare il proprio patrimonio, suona quasi sovversivo, in opposizione alla tirannia del consumo».
La regia di Saravo ambienta lo spettacolo in una dimensione che rimanda al nostro quotidiano, giostrando riferimenti temporali diversi, dagli smartphone agli abiti anni Settanta agli spot che tormentano Arpagone (la pubblicità è il diavolo che potrebbe indurlo nella tentazione di spendere il suo amato denaro). Anche le musiche originali di Paolo Silvestri si muovono su piani diversi, mentre la nuova traduzione di Letizia Russo, fresca e diretta, contribuisce a dare al tutto un ritmo contemporaneo.
A fianco di Ugo Dighero, Mariangeles Torres è impegnata in un doppio ruolo: sarà Freccia, il servitore che sottrae la cassetta di denaro di Arpagone, e la domestica / mezzana Frosina, ovvero i due personaggi che muovono l?azione, scatenando l?irresistibile gioco degli equivoci, sino al ribaltamento di tutte le carte in tavola.
Accanto a loro in scena anche Fabio Barone, Stefano Dilauro, Cristian Giammarini, Paolo Li Volsi, Elisabetta Mazzullo, Rebecca Redaelli, Luigi Saravo.
Per informazioni e biglietteria: tel. 0521/230242
Luogo: Teatro DueProsegui la lettura di: L`AVARO