26.11.2022

NUMERI

Data dell'evento: dal 26.11.2022 al 26.11.2022 alle ore 20:30

Galleria San Ludovico, ore 20:30

(Dal comunicato stampa)

"Continua la riflessione estetica sulla letteratura del sacro nella religione cristiana, avviata da Lenz nel 2021 con un progetto pluriennale dedicato alle Sacre Scritture, composto da creazioni visive, installative, teatrali, musicali e coreografiche in stretto concatenamento con ricerche filosofiche, scientifiche, filmiche, sociali e politiche, al fine di attivare un campo ampio di messa in scena del presente.

Dopo l?apparire dell?uomo e della donna sulla terra, dopo aver ascoltato la Scienziata e la Teologa gettate nel mondo a vivere il loro tempo presente con LA CREAZIONE, prima parte della ricerca sulle Sacre Scritture e progetto vincitore del bando Vivere all?italiana sul palcoscenico promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il progetto SACRE SCRITTURE continua come momento topico della XXVI edizione dello storico festival Natura Dèi Teatri: dal 25 novembre al 3 dicembre 2022 Lenz presenterà NUMERI, nuova creazione di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, interprete Marcello Sambati e musiche originali di Andrea Azzali, installata presso la galleria San Ludovico, chiesa originariamente romanica, ricostruita in forme neoclassiche tra il XVIII ed il XIX secolo, sconsacrata nel 1860 e da alcuni anni spazio del Comune di Parma dedicato all?arte contemporanea.

Idealmente riferito al Libro dei Numeri come quarto libro dell?Antico Testamento, NUMERI è una riflessione/azione sull?essere umano al tempo della sua massima crisi e delle sue minime prospettive di sopravvivenza, al termine di un progressivo deteriorarsi del suo spazio vitale, nell?era geologica attuale, denominata Antropocene, in cui l?omeostasi dell?ecosistema è stata compromessa. La numerazione degli esseri, il censimento che elenca e denomina corpi da ri-conoscere, i viandanti nel deserto come testimoni alla prova del dolore e del riscatto, sono la materia prima da cui scaturisce  la potenza visiva dell?installazione scenica di NUMERI e della sua emblematica imagoturgia, realizzata sugli spiaggioni del Po in secca durante i torridi  mesi estivi, nei quali l?esile corpo dell?attore si perde, in una trasfigurazione della sofferenza, delle disillusioni, delle rivolte del popolo d?Israele errante nel deserto, dopo la fuga dall?Egitto e le diverse prove alle quali viene sottoposto per dimostrare la propria fedeltà e aderenza alle promesse divine di una nuova terra da abitare.

Diverse sono le immagini imponenti contenute nei capitoli: la nube sopra la tenda di Dio, le trombe d?argento, la giovenca rossa, il serpente di bronzo, l?asina, le conseguenze contenute nelle nuove leggi - immagini e situazioni che configurano diverse affinità con il nostro presente, precario sul rispetto della terra, timoroso delle diversità e propenso più a chiudersi che ad aprirsi al rischio del nuovo.

Interprete di NUMERI è Marcello Sambati - autore, performer, regista, fondatore di Dark Camera e del teatro Furio Camillo di Roma, punto di riferimento di attori, scrittori e critici teatrali fin dagli anni ?80.  Marcello Sambati, di origine salentina ma da tempo stabilitosi a Roma, è un raffinatissimo poeta che, dall?inizio di Frantoio e latte materno del 1975 a Koto Ba del 1995, porta avanti un rarefatto processo di smaterializzazione e svuotamento, dove la poesia è sostanza teatrale e peripezia del fare artistico, che si racconta nell?ostinazione delle pratiche.

Il 26 novembre alle ore 19 la direzione artistica di Lenz e Marcello Sambati incontrano il pubblico per LENZ ROOM, un dialogo aperto sull?opera e sulle sue rifrazioni intellettuali ed emozionali"

NUMERI

dal quarto libro dell?Antico Testamento
Creazione | Francesco Pititto, Maria Federica Maestri
Drammaturgia, imagoturgia | Francesco Pititto
Regia, installazione, costumi | Maria Federica Maestri
Musica | Andrea Azzali
Interprete | Marcello Sambati
Produzione | Lenz Fondazione

 

PROGRAMMA

Venerdì 25 novembre                                                             h 20:30 NUMERI

Sabato 26 novembre                                                              h 17:00 NUMERI

                                                                                                                                       a seguire LENZ ROOM

Da martedì 29 novembre a venerdì 2 dicembre            h 20:30 NUMERI

Sabato 3 dicembre                                                      h 17     NUMERI

 

Per info e prenotazioni: 0521 270141 | WhatsApp 335 6096220 

 

Luogo: Galleria San Ludovico
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AL FORESTÉR

Data dell'evento: dal 26.11.2022 al 26.11.2022 alle ore 21:00

Teatro del Tempo, ore 21

di Matteo Bacchini
da un'idea di Savino Paparella
diretto e interpretato da Savino Paparella
direzione tecnica Antonio Buccarello
collaborazione artistica Elisa Cuppini
 
"Al forestér è Antonio Cieri: soldato di leva, ferroviere, anarchico, antifascista, morto su una collina spagnola in un giorno di aprile. Al forestér è la storia di come un ragazzo diventa un uomo. E di come un uomo diventa un uomo libero. Una storia che oggi sarebbe eccezionale: i moti di Ancona, le Barricate di Parma (di cui quest'anno ricorre il centenario), l'esilio in Francia e la guerra di Spagna. Sempre dalla parte sbagliata, dalla parte degli sconfitti. Una vita accidentale. Una vita piena di immaginazione. La nostra storia di Cieri è accidentale e piena di immaginazione: i fatti che lo hanno visto protagonista si fermano un momento prima di diventare retorica, sguardi di ferro all'orizzonte, e lasciano il posto alla storia personale di Cieri, una storia che nessuno conosce (perché di Antonio Cieri sono rimaste pochissime notizie) e che abbiamo immaginato mettendoci dal punto di vista di un uomo che pensava poesie. Italo Balbo, Mussolini, Francisco Franco sicuramente pensavano cose diverse. Non può essere che così. E da qui siamo partiti per raccontare la vita di un uomo che credeva nella vita: una vita libera. Forestiero dappertutto, a casa in ogni luogo"

spettacolo vincitore del premio LiNUTILE del Teatro 2014
del Festival teatrale di Resistenza - Museo Cervi 2015
e del Palio Poetico Ermo Colle 2015

Per info e prenotazioni: 340.3802940



Luogo: Teatro del Tempo
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QUESTA È LA MIA VITA

Data dell'evento: 26.11.2022 alle ore 21:00

Teatro di Fontanellato, ore 21

tratto dal libro: Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita

di Adalgisa Conti
con Sandra Soncini
musiche originali Patrizia Mattioli
regia Carlo Ferrari
tecnica e luci Erika Borella

produzione L.O.F.T. / PROGETTI&TEATRO

"In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne sabato 26 novembre alle 21.00 al Teatro Comunale di Fontanellato Pompeo Piazza va in scena QUESTA È LA MIA VITA, tratto dal libro Gentilissimo sig. dottore questa è la mia vita di Adalgisa Conti con Sandra Soncini e la regia Carlo Ferrari, una produzione L.O.F.T. / PROGETTI&TEATRO.

Lo spettacolo dà testimonianza dell?esperienza della protagonista e del suo ricovero coatto in manicomio ad Arezzo avvenuto perché ?...affetta da delirio di persecuzione con tendenza al suicidio?. Un lavoro a cui è stato riconosciuto il secondo premio come miglior spettacolo al Festival di Resistenza del Museo Cervi Teatro per la Memoria 2022.

Sandra Soncini ricrea, con l?ausilio delle musiche di scena di Patrizia Mattioli e le luci di Erika Borella, il percorso autobiografico di Adalgisa Conti, una strada che si disvela attraverso le lettere recuperate all?interno della sua cartella clinica. Nei quattro mesi iniziali della sua costrizione in manicomio la Conti si dedicò a intense sessioni di scrittura. Era il 1914, aveva 27 anni, tre anni prima si era sposata con Probo Palombini, poi il ricovero.

?Ci siamo avvicinati a questi scritti, con profondo rispetto e molta cura. Abbiamo conosciuto la vita di Adalgisa e ci ha appassionato - raccontano Carlo Ferrari e l?attrice Sandra Soncini?. ?Con questo lavoro, scaturito dalla comprensione delle sue testimonianze, cerchiamo di portare alla luce alcuni suoi momenti di vita. Il prima e il dopo. Un prima da libera e un dopo da reclusa. E proprio i suoi scritti, le sue lettere, rivelano più di qualsiasi altro documento, quale delitto sia stato istituzionalmente e culturalmente consumato sulla mente e sul corpo di questa donna. La reclusione porterà alla degradazione del suo corpo, vuoto portatore di una esistenza puramente vegetativa e oggetto offerto alla manipolazione e allo sfruttamento che l?istituzione ne farà, impegnandolo in attività lavorative servili e degradanti. La storia di Adalgisa quindi, ha bisogno di grande affetto, vicinanza, corpo e voce. Il teatro attraverso i suoi scritti, diventa ancora una volta strumento di denuncia e di lotta contro le istituzioni segreganti e contro la violenza sulle donne.?

Per info e prenotazioni Tel. 327-4089399 

Luogo: Teatro di Fontanellato
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L`ORESTE

Data dell'evento: 26.11.2022 alle ore 21:00

Teatro al Parco, ore 21

(Dal comunicato stampa)

"Una riflessione sull'amore negato attraverso il racconto di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato, messo in scena con il linguaggio del «graphic novel theatre». Sabato 26 novembre alle 21 al Teatro al Parco di Parma, nell?ambito della Stagione del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, va in scena «L?Oreste. Quando i morti uccidono i vivi», uno spettacolo interpretato da Claudio Casadio e scritto per lui da Francesco Niccolini, diretto da Giuseppe Marini e coprodotto da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Società per Attori in collaborazione con Lucca Comics&Games.

Grazie alla mano di Andrea Bruno, uno dei migliori illustratori italiani, ciò che attende lo spettatore è l?interazione continua tra teatro e fumetto, animato da Imaginarium Creative Studio. Claudio Casadio, attore teatrale e cinematografico, interprete, per citare solo una sua prova d?attore, di «Oscura immensità», trasposizione scenica diretta da Alessandro Gassmann del romanzo di Massimo Carlotto, dà vita e voce ne «L?Oreste» a un personaggio struggente, affrontando con un taglio umanissimo e vario il tema della malattia mentale. Chi è Oreste? Oreste è un uomo internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola, è stato abbandonato quando era bambino e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché un tempo andava così. Eppure, l'Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai e riceve costantemente visita dai suoi fantasmi, dalle visioni dei mondi che coltiva dentro di sé. I sogni dell'Oreste, i suoi incubi, i suoi desideri e gli errori di una vita tutta sbagliata trasformano la scenografia e il teatro in un caleidoscopio di presenze che le tecniche del «graphic novel theatre» traducono in un impossibile viaggio tra Imola e la Luna. Nello spettacolo confluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici, dove l?animazione grafica ha un ruolo visivo e drammaturgico insieme. Dallo spettacolo è stato realizzato un libro che ne raccoglie testi e illustrazioni, pubblicato da Poliniani Editore. Le musiche originali sono firmate da Paolo Coletta"

Per info e prenotazioni: 0521 992044

Luogo: Teatro al Parco
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